Torre del Greco. È l’ultimo arrivato in municipio, ma ragiona già come i «grandi dirigenti» del Comune. Perché il primo pensiero di Generoso Serpico – il funzionario nominato a gennaio dal sindaco Giovanni Palomba per gestire il settore urbanistico e il settore Nu – non è stato la risoluzione dei problemi legati al condono edilizio o alla raccolta dei rifiuti bensì una stanza adeguatamente climatizzata. Esattamente. Come se al secondo piano di palazzo La Salle si avvertisse il freddo polare del Nord, il nuovo dirigente si è immediatamente preoccupato delle sue condizioni di lavoro, prima informalmente e poi attraverso una lettera ufficiale inviata – manco fosse una questione di Stato – al dirigente del settore patrimonio Domenico Borriello, al primo cittadino e al segretario generale Pasquale Incarnato.
Tutto sarebbe nato da un guasto al condizionatore presente all’interno dell’ufficio a lungo occupato dall’ingegnere Giovanni Mennella, recentemente andato in pensione in ottima salute: rilevata una temperatura eccessivamente bassa, l’ingegnere scelto dal leader della carovana del buongoverno per affiancare l’architetto Giuseppe D’Angelo avrebbe informalmente richiesto lo spostamento di due «semplici» dipendenti comunali per occupare una stanza idonea alle proprie mansioni.
Incassato il secco «no» dei lavoratori, Generoso Serpico ha ritenuto opportuno sollevare la questione al sindaco: «Nonostante le diverse richieste e i vari tentativi di risoluzione della problematica – si legge all’interno della missiva – la stanza attualmente occupata dal sottoscritto è irrimediabilmente non climatizzata e non può essere utilizzata per un prolungato orario di servizio. Si resta a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e/o dell’assegnazione di una nuova stanza».
Insomma, proprio come già era accaduto prima a Ernesto Merlino – pronto a difendere il proprio ufficio dalle «mire» dell’assessore Luisa Refuto – e poi all’avvocato capo Antonio Luigi Iacomino, arrivato a «sfrattare» l’assessore Gennaro Granato, ora tocca al neo-dirigente reclamare un «posto al sole» di palazzo La Salle. Per non correre il rischio di acciacchi o malanni provocati dal «gelo del Sud» e portare avanti senza intoppi le delicate questioni del settore urbanistica e della raccolta del rifiuti.
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