NAPOLI – “Vogliamo passare il turno giocando una bella gara e facendo qualche gol”. Carlo Ancelotti alla vigilia della sfida di ritorno con lo Zurigo ha l’Europa in testa e sa che solo arrivare alla finale salverebbe la sua prima stagione a Napoli, visto che la lotta scudetto con la Juventus è già archiviata e pure la Coppa Italia è andata. Passare il turno dopo il 3-1 in Svizzera non sembra un problema e anche il bel gioco c’è, quello che mancano solo i gol per un Napoli reduce da due 0-0 consecutivi in campionato. Ancelotti vuole dare una sveglia alla squadra ed è netto, severo: “In questi tre mesi – dice – ci sono gli esami. Siamo al momento chiave della stagione, ci siamo arrivati bene ma serve uno sforzo supplementare perché ogni partita non è fondamentale ma quasi. Ci si gioca di più in Europa dove siamo al dentro o fuori e noi vogliamo pensare a giocarcela fino alla fine”. La qualificazione agli ottavi sembra però una formalità, almeno per il pubblico del San Paolo ci fa registrare l’ormai solita prevendita lenta e domani si arriverà al massimo ai 20.000 spettatori: “Noi ci impegniamo ogni giorno – spiega Ancelotti, netto anche su questo – per portare la gente allo stadio. Poi ognuno decide per sé”. Pubblico scarso, quindi, ma stadio blindato visto che i circa 1800 tifosi svizzeri pare arrivino con idee poco pacifiche e sono attesi con ansia dagli ultras azzurri. In campo, il tecnico prepara il turn over e ne annuncia subito un pezzo: “Chiriches giocherà dal 1′”, dice. Per il centrale è il ritorno in campo dopo cinque mesi, da quando si ruppe il legamento crociato in un match con la Romania e venne operato. Chiriches sta bene da settimane e, complice il ko di Albiol, sarà a fianco di Koulibaly, su cui pende però la diffida. “Farò delle rotazioni”, ammette il tecnico, che sfoglia la margherita in un attacco che non è sotto processo ma deve svegliarsi: “E’ un momento di difficoltà – dice – per gli attaccanti ma se ne esce con precisione, serenità e lucidità. Si sa che ci sono momenti in cui tutto fila per il verso sbagliato. C’è stato quest’anno un periodo in cui Milik era in difficoltà ma allora Mertens andava meglio. Ora bisogna essere tutti focalizzati perché abbiamo avuto problemi nelle ultime gare nel mettere l’ultima palla, nel fare i movimenti. Mi aspetterei anche qualche gol in più da centrocampisti, qualche cross in più da esterni, qualche movimento in anticipo da attaccanti”. Risposte Ancelotti le aspetta quindi dalla probabile coppia d’attacco Mertens-Insigne, ma anche anche da Verdi e Ounas che potrebbero partire sugli esterni dal 1′
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20 febbraio 2019
Calcio: Ancelotti “momento chiave, tutti sotto esame”