Il vestito da ballerina, la gonna nera lunga e le scarpe da danza allacciate strette. In pista tra piroette e “passi” veloci, gli occhi sono tutti per lei. Quasi nessuno nota che quelle braccia forti girano le ruote di una carrozzina. Un movimento sinuoso, senza intoppi e senza il timore di essere giudicata. Il corpo si fonde con le due ruote, è un tutt’uno. Corpo e anima si uniscono in un’esibizione che strappa applausi. La campionessa italiana di danza in carrozzina arriva dalla provincia di Napoli. Da Poggiomarino dove c’è l’unica scuola scuola di danza a livello agonistico di tutto il sud Italia, la Gabry Dance del maestro Gabriele Cretoso. Lei si chiama Mariangela Correale, vive a Sarno – a pochi chilometri da dove c’è la scuola – e rappresenta la nazionale italiana nel mondo ogniqualvolta che c’è una torneo wheelchair. «Mi sento importante come gli atleti più famosi», dice. Il morso alla medaglia vinta a Rimini lo scorso 27 gennaio e un morso alla vita, un morso per la voglia di imporsi nonostante gli ostacoli che ti capitano davanti. «Che sono soltanto uno stimolo a dare di più». Un morso contro i pregiudizi di chi crede che nella disabilità non ci sia futuro. «Ballo da cinque anni, da quando ho scoperto questa disciplina non voglio più smettere. Quando mi presentarono il maestro Cretoso non ero molto convinta, è stato lui a coinvolgermi sempre di più e trasportarmi in un mondo che ora non voglio più abbandonare ».
+++ Leggi l’articolo completo su Metropolis in edicola o sulla versione digitale http://metropolis.ita.newsmemory.com/ +++