«Inaspettata, affettuosa e libera». Pesa con attenzione le parole Leo Annunziata, neo segretario regionale del Pd riferendosi alla partecipazione popolare alle primarie.
Annunziata, partiamo dalle spine: c’è chi dice che in fondo queste primarie sono state un mezzo flop
«Sono critiche risentite, la realtà è che siamo l’unico partito che porta gente in carne ed ossa a votare”.
Ci sono però dei video che dicono che la macchina del tarocco ha funzionato anche in questa circostanza.
«Non ho visto i video, ma da quello che so si tratta di fatti isolati che vanno sicuramente sottolineati. Sospenderemo gli autori di quei comportamenti».
In Campania, però, ha vinto Zingaretti: lei sosteneva Martina.
«C’è un rapporto di collaborazione totale, non si dimentichi che ho avuto anche una sua lista a supporto»
E con De Luca?
«Un rapporto improntato sulla dialettica, franco come lui pretende. Quando alla base c’è la stima e questo col presidente la dò per scontato, i rapporti politici non vedono litigi, ma visioni che a volte collimano e a volte divergono».
Il Pd dovrà risolvere il caso Napoli
«A Napoli noi siamo all’opposizione di questa Giunta perché paghiamo le sciagurate primarie del 2011 e dobbiamo costruire un discorso di alternativa anche perchè alle prossime amministrative il sindaco de Magistris non si potrà ricandidare. Io rispetto tutti quelli che fanno il sindaco ma ritengo che il movimento di de Magistris è molto caratterizzante dal punto di vista della leadership e di conseguenza avrà difficoltà a trovare la sintesi alle prossime elezioni. In questo scenario il Pd deve aprirsi a tutte le categorie e alle non categorie, deve ragionare con tutti gli strati della città».
Anche in Città Metropolitana il Pd ha un atteggiamento strabico.
«Anche lì c’è la necessità di ‘avviare un ragionamento serio con il segretario provinciale del Pd, nel rispetto dei ruoli, affinché il partito abbia una linea comune».
Cosa si fa coi Cinque Stelle? Si dialoga?
«Se parliamo dei vertici grillini io vedo solo chiusura e conflittualità: loro si sono attesati in un governo di piattaforma di destra non costituzionale e pericolosa. Del resto credo stiano vivendo un declino inarrestabile e al netto delle promesse hanno mantenuto poco e niente»
Però c’è chi vi critica: Zingaretti appena eletto, parla di Tav e non di povertà.
«Ma il segretario parla di emergenze di attualità: sulla Tav si gioca una partita politica importantissima. Il segnale doveva essere chiaro e forte perché costruire la Tav significa dare lavoro a tante persone, essere in linea con la modernità».
Sul reddito di cittadinanza? Che farete?
«Anzitutto sono curioso di verificare se questa procedura andrà in porto. Poi che si debba fare un discorso sulla povertà deve avvenire sapendo che il salario non è indipendente dal lavoro, ma dove c’è lavoro, non ci può essere reddito di cittadinanza»
L’aiuterà nel suo incarico essere un sindaco?
«Essere sindaco è un fatto e bisogna accettarlo, sette anni e mezzo da primo cittadino mi garantiscono una certa esperienza e manterrò il mandato fino alla fine».
E coi capibastone? Come la mettiamo?
«La dobbiamo smettere di trascrivere la dialettica interna del partito usando questi termini, i nostri rappresentanti sono persone perbene, chi ha consenso deve essere rispettato».
All’interno non c’è sempre unità però.
«Dal punto di vista sia organizzativo che politico la priorita’ e’ tacitare il logorio interno al Pd. Ci aspettano importanti competizioni elettorali e dobbiamo permettere ai nostri candidati di vivere in serenita’ questi momenti evitando sterili contrapposizioni interne».
I primi nodi sono le città della fascia costiera, una volta feudi rossi, dove oggi c’è distacco dal Pd.
«A Castellammare la situazione dopo due sindaci nostri a casa prematuramente ha determinato una disaffezione dei cittadini. Noi cercheremo di far rientrare questo consenso con buone pratiche».
Alle recenti amministrative il Pd ha cercato alleanze con Forza Italia: esperimento che si ripeterà?
«No. Il Pd deve essere il punto centrale di una coalizione di centrosinistra a tutti i livelli: un partito che parli di uguaglianza e libertà coniugata con i valori della parità sociale, Ci apriremo a esperienze di liste civiche, ma non cercheremo alleanze con Forza Italia. Anche perché nemmeno Fi le vuole».
Intanto a San Giorgio una vicenda choccante: cosa ha pensato?
«Sono sincero, mi ha choccato: perché ciascuno di noi ha immaginato i propri cari in una situazione del genere. Ma la solidarietà vale poco e niente, solo la vittima sa cosa sta passando
Vincenzo Lamberti