Torre del Greco. Il fenomeno della violenza sulle donne è in preoccupante crescita all’ombra del Vesuvio, dove – a partire dal 2017 – si sono moltiplicati i casi di vittime in fuga da aguzzini senza scrupoli. E proprio per garantire sostegno e tutela legale a chi vuole sfuggire alla spirale della violenza di genere nasce il primo centro antiviolenza di Torre del Greco: un’iniziativa promossa da un pool di professionisti e sostenuta dalla cooperativa sociale Boetheia Onlus, eccellenza regionale del terzo settore. Lo sportello al servizio delle quote rosa e non solo sarà sviluppato intorno all’esperienza maturata sul campo dall’avvocato Teresida Carola, già in passato in prima linea per assistere sotto il profilo legale le vittime di violenza di genere e favorire il reinserimento socio-lavorativo.
Il taglio del nastro
Significativamente il primo Cav di Torre del Greco si chiamerà «LiberaMente Donna» e sarà inaugurato nel corso di una manifestazione pubblica in programma alle ore 17 di mercoledì 27 marzo nella sala convegni dell’ex orfanotrofio della Santissima Trinità di largo dell’Annunciazione. «Il centro antiviolenza di Torre del Greco – afferma Fabio Di Martino, responsabile di Boetheia Onlus – vuole diventare un punto di riferimento per chiunque si senta in qualche modo minacciato e potenzialmente in pericolo: la tempestività degli interventi e la riservatezza possono essere fondamentali per salvare vite umane, come dimostrano i recenti episodi di cronaca nazionale e locale».
I numeri da incubo
Solo a partire da metà del 2017, a Torre del Greco sono stai una ventina i casi di violenze di genere poi puniti con sentenze passate in giudicato e 30 gli episodi già a giudizio oppure avviati al rinvio a giudizio. Pericolosi campanelli d’allarme in una realtà di 84.000 abitanti fino a oggi sprovvista un reale e concreto sportello a cui rivolgersi in caso di difficoltà: un pesante vuoto destinato a essere colmato proprio dagli operatori di LiberaMente Donna, professionisti e assistenti sociali al servizio delle cittadine e dei cittadini. Un’opera meritoria che ha convinto i vertici della Boetheia Onlus ad affiancare, a titolo gratuito, gli operatori del centro antiviolenza: «L’obiettivo è dare ulteriori risposte alle utenti e agli utenti – prosegue Fabio Di Martino -, fornendo loro possibilità di inserimento anche di tipo lavorativo che vanno oltre il solo, comunque fondamentale, aspetto giudiziario. Una continuità a livello pubblico che passa solo attraverso una serie di procedure di accreditamento che oggi possiamo dire concluse. Non è un caso che abbiamo già sottoscritto un protocollo d’intesa con alcune realtà, ad esempio diverse scuole, per agevolare proprio specifici percorsi mirati».
La risposta dopo l’allarme
L’inaugurazione del centro antiviolenza «LiberaMente Donna» arriva all’indomani del grido d’allarme lanciato dagli esponenti del Movimento 5 Stelle di palazzo Baronale, pronti a lamentare – in una nota firmata dai consiglieri comunali Vincenzo Salerno e Santa Borriello – l’assenza di un «rifugio sicuro» per le vittime di violenza di genere. «La nostra è un’iniziativa senza connotazioni politiche – conclude Fabio Di Martino – finalizzata esclusivamente alla difesa delle donne. In un settore così delicato è necessario fare rete per tutelare gli indifesi». Non a caso, alla cerimonia di inaugurazione del centro antiviolenza LiberaMente Donna – insieme alla responsabile Teresida Carola – saranno presenti il sindaco Giovanni Palomba e diversi big politici e istituzionali del terzo settore.
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