Ciro Caputo si stringe forte nel giubbotto blu. Gli occhi sono spenti, carichi di dolore come quelli di chi ha visto il sogno della sua vita andare in fiamme e sbriciolarsi in poche ore. E’ lui il proprietario dell’azienda My Way, la fabbrica di prodotti cosmetici che il 21 marzo scorso in via Ripuaria è andata distrutta dopo un corto circuito. Al suo fianco c’è Anna. Non solo ora, visto che è sua moglie e la sua compagna da una vita. Loro due, insieme ai figli Giuseppe e Carlo, partendo da un piccolo negozietto nel centro antico di Castellammare avevano coronato il sogno di un’azienda tutta loro. Quel sogno che, solo per ora, il destino ha bruciato e spazzato via.
Quel 21 marzo, Ciro e Anna non vorrebbero ricordarlo. Nel racconto, Ciro più volte si ferma. Rivivere quei momenti di angoscia rende tutto ancora più terribile. “Quando l’incendio è scoppiato – ricorda ancora Anna – per alcuni minuti abbiamo pensato al peggio. Nella nostra azienda lavorano i nostri due figli, le loro mogli. Per alcuni minuti non sapevamo cosa fosse accaduto a nostra nuora. E’ stato terribile”.