Dopo quattro giorni a 75 metri di altezza, gli ex operai dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco, che sabato scorso sono saliti sulle impalcature del campanile della chiesa del Carmine di Napoli per contestare le modalita’ di accesso al reddito di cittadinanza per una fascia di lavoratori che hanno perso il proprio impiego, oggi si dicono soddisfatti. “Abbiamo aperto un varco – dice Mimmo Mignano – abbiamo dato uno spiraglio, non parlo di speranza perche’ a me non piace dare la speranza agli altri, a migliaia di operai che vengono licenziati e che per una questione burocratica di una legge sbagliata, sia volontariamente che involontariamente, non hanno accesso al reddito di cittadinanza. Ed invece chi realmente perde il posto di lavoro, dopo aver avuto per anni un salario, dovrebbe avere subito il reddito di cittadinanza”. A convincerli a scendere dal campanile la rassicurazione del presidente Inps che ha annunciato che a maggio sara’ emanato il decreto ministeriale per l’Isee precompilato. “Quando dall’impalcatura dicevamo che Marco era rimasto con due uova nel frigo ed io non avevo neanche i soldi per comprare l’uovo di Pasqua a mia figlia era un segnale enorme, qualcosa che parte da noi cinque ma che coinvolge tantissime persone – ha ribadito Mignano – Questa battaglia serve a mettere in discussione una legge sbagliata”.
CRONACA, Vesuviani
24 aprile 2019
Pomigliano, gli operai scesi dal campanile: “Dalla nostra protesta aperto un varco per tanti licenziati”