POMPEI – Il progetto Eav destinato a cambiare il volto di Pompei «è stato già bocciato» oltre vent’anni fa, «altro che sviluppo e miglioramenti dei servizi». Qualcuno continua a «ignorare quelle che sono le regole base di un buon amministratore: ovvero la centralità dell’essere umano rispetto a quella della macchina ». Lo dice Salvatore Ronghi, ex vice presidente del consiglio regionale della Campania, nonché ex numero uno della commissione regionale permanente trasporti e attualmente candidato alle elezioni europee nella circoscrizione Italia Meridionale di FdI, in merito al progetto da 68 milioni di euro contestato da una parte della città di Pompei, che in consiglio comunale ha “pregato” il sindaco Pietro Amitrano di fermare lo «scempio» che deriverà dalla realizzazione di quattro sottopassi pedonali. «Il presidente Eav, Umberto De Gregorio, parla di grandi opere che non gli competono e dimentica che quel progetto è stato respinto con “no” secco decenni fa. I cittadini hanno ragione – aggiunge -. Gli consiglierei di occuparsi di più dello stato della Circumvesuviana, alla luce delle ripetute aggressioni, delle falle del sistema di sicurezza e dei treni costantemente in ritardo».
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