CRONACA
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Giovanna Salvati
TORRE ANNUNIZATA – I summit tra i narcos torresi e i trafficanti di droga legati a Cosa Nostra avvenivano nel cuore di Torre Annunziata. In un’angusta stradina intitolata ad un eroe della lotta alle mafie. Sulla lastra di marmo sbiadita c’è il nome Raffaele Pastore, l’imprenditore coraggio ucciso in via Carminiello, nel 1996, per avere denunciato gli esattori del pizzo al servizio del clan Gionta. E’ uno dei retroscena dell’inchiesta sul patto dello spaccio svelato, nei giorni scorsi, dall’enorme indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Via Pastore è una stretta stradina come ce ne sono tante a Torre Annunziata. Il tempo, qui, sembra essersi fermato a 40 anni fa.
Ciro Formisano
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