CASTELLAMMARE DI STABIA – I nomi delle vittime e le cifre del pizzo appuntati a penna su un foglio di carta. Una lista tenuta nella tasca dei pantaloni e tirata fuori ogniqualvolta qualcuno saldava il suo conto con il clan, per eliminarlo dall’elenco dei vessati. Un sistema “old style” quello utilizzato dagli esattori dei Cesarano, che facevano la spola tra la periferia nord di Castellammare di Stabia e Pompei per bussare alla porta degli imprenditori sotto estorsione. La scena ricostruita tra le pagine dell’ordinanza che ha portato all’arresto di sette persone appartenenti alla cosca di Ponte Persica, nell’ambito dell’inchiesta Mercato dei fiori, sembra uscita dritta dritta da una sequenza di un film degli anni ottanta. I protagonisti sono Giovanni Cesarano e Aniello Falanga, considerati gli esattori del clan egemone tra la periferia nord di Castellammare e Pompei.
Tiziano Valle
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