NAPOLI – Avvio anticipato per i saldi estivi e questa volta a battere tutti sul tempo è la Campania, che darà il via alle vendite di fine stagione il 29 giugno, in concomitanza con le Universiadi. Un anticipo di circa una settimana sull’inizio ufficiale dei saldi estivi nel resto d’Italia: ad eccezione della Sicilia e della Basilicata, dove gli sconti partiranno rispettivamente il primo e il due luglio, nelle restanti regioni la data d’avvio è fissata per sabato 6 luglio. Confesercenti prevede l’adesione di oltre 200mila negozi in tutta Italia, con sconti medi di partenza intorno al 30% “per cercare di invertire un’annata particolarmente difficile: nei primi quattro mesi del 2019 i consumi di abbigliamento hanno segnato una flessione di un ulteriore 1,3%” osserva l’organizzazione in una nota sottolinenando che “l’austerity della moda non è mai finita” e che dopo “la grande recessione del 2012-2013 la flessione è proseguita. Nel 2018 la spesa delle famiglie in moda si è ridotta in media di 280 euro l’anno rispetto al 2011, per un calo complessivo del 4%, pari a 2,7 miliardi di euro di consumi in meno.
Negli ultimi dieci anni nell’Unione europea la spesa moda è invece cresciuta del 6,7%. Confesercenti mette in evidenza la “guerra degli sconti” e le “politiche aggressive mirate al mantenimento dei volumi di vendita” che determinano “una pressione promozionale ormai fuori controllo. Continuando di questo passo, la quota di prodotti venduti in saldo o sconto arriverà già quest’anno al 50%: quasi 700 euro a famiglia di acquisti in promozione, livello che consacra l’Italia come il Paese europeo col maggior peso delle vendite promozionali. “Quest’estate gli sconti di partenza saranno più alti della media: c’è da recuperare un avvio di anno decisamente negativo per le vendite”, commenta Fismo, l’associazione moda Confesercenti, secondo cui “c’è da fare chiarezza sulla babele della scontistica, ormai è un’Italia in saldo: tra pre-saldi, promozioni continue e giornate online come BlackFriday (estivi ed invernali), Prime Day e Cybermonday vari si è generato un circolo vizioso dannoso per le imprese ma anche per i clienti, che trovano sempre più difficile orientarsi e distinguere tra le offerte reali, come quelle dei saldi, e le promozioni fasulle”.