Torre del Greco. Una enorme isola ecologica – prevista dal nuovo piano industriale approvato in consiglio comunale – a Santa Maria la Bruna, dopo la riapertura del sito di stoccaggio a Leopardi. Se prima era un dubbio, adesso sembra essere diventata una certezza: secondo Giovanni Palomba – l’unico sindaco del centro storico degli ultimi 15 anni, fatta eccezione per la breve e impalpabile esperienza di Gennaro Malinconico – il «posto ideale» per depositare i rifiuti resta la periferia di Torre del Greco. Una convinzione, evidentemente, supportata dalla maggioranza di palazzo Baronale – in larga parte composta da consiglieri comunali e assessori provenienti da Sant’Antonio ai confini con Torre Annunziata – pronta a dire sì alla rivoluzione voluta dallo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio.
Il piano industriale
Una rivoluzione promossa attraverso un piano industriale dipinto come la «morte» del sistema voluto da Ciro Borriello – arrivato a realizzare la bellezza di 17 ecopunti in tutta la città – e la «nascita» del porta a porta a Torre del Greco. Tra le pieghe del progetto annunciato già durante la campagna elettorale del 2018, tuttavia, c’era il mantenimento di due centri di raccolta per tutta la città: una moderna isola ecologica in cui, all’occorrenza, sversare particolari tipi di rifiuti. E dove sarà realizzato il primo centro di raccolta? Fino a oggi la «location» era top secret, ma un avviso pubblico promosso dal Comune ha svelato il mistero: l’unica isola ecologica destinata a sopravvivere alla «mannaia» di Giovanni Palomba e, anzi, essere ulteriormente allargata sarà a Santa Maria la Bruna.
La caccia ai progettisti
Tutto nasce da un finanziamento ottenuto dall’ente di palazzo Baronale dalla Città Metropolitana guidata da Luigi de Magistris: soldi cash «per la realizzazione e/o l’ampliamento – si legge all’interno della manifestazione d’interesse pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Torre del Greco – e il miglioramento delle dotazioni e della tecnologia dei centri di raccolta a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani». Al termine di un’accurata «perlustrazione del territorio» l’amministrazione targata Giovanni Palomba ha individuato proprio nell’isola ecologica di via Santa Maria la Bruna l’unico centro di raccolta pronto a essere «ampliato» fino a sfiorare la chiesa della Madonna Bruna e l’oratorio in cui – in particolare d’estate – giocano centinaia di bambini. «Sarà un’isola ecologica moderna, completamente differente dall’attuale: sono previsti perfino alberi a raso e telecamere per la videosorveglianza», la rassicurazione degli addetti ai lavori. Più o meno, le stesse parole pronunciate all’epoca da Ciro Borriello. La caccia ai tecnici – in ballo ci sono 47.000 euro – si è già aperta: i vincitori si dovranno occupare di tutte le fasi del piano, dal progetto preliminare al progetto esecutivo. Entro 150 giorni le carte dovranno stare a posto, poi si avvierà la procedura per i lavori. E per portare ulteriori rifiuti in periferia, il «posto ideale» per l’immondizia. A giudicare dalle scelte strategiche del sindaco del centro cittadino.
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