Ercolano. «L’ultimo anno di mandato sarà dedicato alle opere pubbliche», aveva garantito in primavera il sindaco Ciro Buonajuto. Pronto a trasformare – complice il sostegno economico offerto dalla Città Metropolitana di Napoli – le promesse in azioni concrete attraverso l’approvazione di un «parco progetti» destinato, in caso di effettiva realizzazione degli interventi messi in cantiere, a cambiare radicalmente il volto di Ercolano. Al costo di 11 milioni e mezzo di euro, al 50% finanziato proprio dalla Città Metropolitana di Napoli.
Il piano strategico
Procediamo con ordine. Come si diceva un assist d’oro alla prossima campagna elettorale del leader locale del Pd è arrivato proprio dal «collega» Luigi de Magistris, attraverso il via libera al piano strategico per lo sviluppo economico e sociale del territorio nonché per l’incremento della qualità della vita in provincia di Napoli. Ogni amministrazione comunale è stata altresì invitata a presentare un «parco progetti» entro il 15 ottobre 2019 e la Città Metropolitana di Napoli ha stabilito di finanziare i piani di intervento fino a un massimo di cento euro per abitante. In pratica, a Ercolano – facendo due semplici conti in base alla popolazione – spetterebbero circa 5,3 milioni di euro. Una pioggia di fondi su cui il pupillo dell’ex premier Matteo Renzi si è lanciato a capofitto per non perdere un treno fondamentale in vista del voto del 2020, incaricando l’ingegnere Aniello Moccia – responsabile dei lavori pubblici dell’ente di corso Resina – di preparare un elenco di lavori da sottoporre al vaglio della Città Metropolitana di Napoli.
La lista dei sogni
L’elenco è stato portato in giunta dall’assessore ai lavori pubblici Lucio Perone e comprende la bellezza di 23 interventi di riqualificazione, messa in sicurezza o edificazione ex novo. In pratica, un totale «maquillage» per rendere finalmente Ercolano una città a misura d’uomo. La somma complessiva per il «parco progetti» approvato dall’esecutivo targato Ciro Buonajuto si aggira intorno agli 11 milioni e mezzo: solo i primi 15 interventi, dunque, potranno eventualmente accedere ai finanziamenti dell’ex Provincia, mentre i restanti otto – valore complessivo di circa sei milioni – dovranno essere pagati dal Comune. Al primo posto dell’elenco – stilato in base alle «priorità» dell’amministrazione comunale – c’è la recinzione del Museo Archeologico Virtuale di via IV Novembre, poi cinque interventi di riqualificazione in via Trentola, supportico Sansone, Scivolo Ascione, supportico Muletto e vico Spagnuolo. Lavori di restyling strategici per mettere in sicurezza aree a lungo trascurate e cancellare i «segni» di un passato caratterizzato da stese di camorra e bombe-racket. Particolare attenzione sarà rivolta poi alle scuole, con la realizzazione di un micronido presso l’istituto comprensivo De Curtis-Ungaretti e la costruzione di una strada di collegamento tra vico Cianci e la Iovino-Scotellaro. In tema di restyling, poi, messa in cantiere la riqualificazione di corso Umberto e piazzetta Scognamiglio nonché il rifacimento dei marciapiedi di via Marconi e via Panoramica. Infine, un occhio allo sport con l’adeguamento del terreno di gioco dello stadio comunale Raffaele Solaro e la realizzazione di un settore tribuna per gli ospiti. A completare l’elenco delle 15 priorità, la riqualificazione dell’approdo borbonico in località Favorita. Tra le opere pubbliche destinate, invece, a essere finanziate dal Comune ci sono la messa in sicurezza di vari istituti comprensivi e la realizzazione di un parcheggio in via Amedeo Bordiga e di un parcheggio in piazza Pugliano. Una lista dei sogni per cambiare volto a Ercolano in vista delle prossime elezioni comunali.
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