Con il primo grappolo finito nel cesto, si è aperta la stagione della vendemmia, la più importante per il comparto del vino, che vede l’Italia battere i cugini francesi nella produzione e segnare il record storico delle esportazioni con un aumento del 5,2% rispetto allo scorso anno. E già si parla di ottima annata. “Le nostre previsioni positive per la prossima annata vengono confermate”, ha commentato per l’occasione il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio. Il distacco del primo grappolo, avvenuto nell’azienda agricola Massimo Cassarà in Sicilia, ha inaugurato l’inizio della raccolta lungo tutta la Penisola con la vendemmia delle uve Pinot grigio, le prime ad essere trasformate in vino. Ne ha dato notizia la Coldiretti, sottolineando il record storico dell’Italia nelle esportazioni con un aumento del 5,2% rispetto allo scorso anno e la leadership internazionale in termini di produzione che si stima fra i 47 e i 49 milioni di ettolitri, davanti alla Francia (con una stima fra 43 e 46 milioni di ettolitri), nonostante un calo registrato del 10% rispetto al 2018. Un settore, sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, “cresciuto scommettendo sulla sua identità, con una decisa svolta verso la qualità”, e che continua a dimostrarsi di rilevante importanza per l’economia agricola e l’industria alimentare in Italia. Secondo il Centro Studi di Confagricoltura: “Le aziende con vigneti sono 300mila, con una superficie coltivata ad uva da vino di 652mila ettari, di cui 50mila con cantine di vinificazione, e un fatturato di circa 10 miliardi di euro”. Importanti risultati, osserva Centinaio, “frutto” del grande lavoro di agricoltori e produttori, che il governo intende “tutelare e sostenere anche nella prossima Commissione europea”, assicura il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. La Sicilia inizia in questi giorni a staccare i primi grappoli, ma la vendemmia vera e propria, prevede il Centro Studi di Confagricoltura, entrerà nel vivo intorno al 20 agosto in tutta Italia. Da nord a sud della Penisola si parte tradizionalmente con la vendemmia delle uve pinot e chardonnay in un percorso che prosegue a settembre e ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e che si conclude addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Nerello.
M|GUSTO
7 agosto 2019
Parte la vendemmia, colto il primo grappolo in Sicilia. Si prevede un’ottima annata