Torre del Greco. Le prime avvisaglie erano arrivate durante l’interminabile riunione organizzativa dei lavori del consiglio comunale, quando qualche alleato aveva sollevato il «problema» relativo alle imminenti assunzioni di 8 netturbini per avviare il «porta a porta» all’ombra del Vesuvio. «Dobbiamo impegnare la ditta Buttol a procedere con un sorteggio pubblico», l’indicazione del sindaco Giovanni Palomba – in linea con l’ordine del giorno promosso da diversi alleati – deciso a puntare su uno strumento «improntato al rigoroso rispetto dei principi di legalità, trasparenza e imparzialità». Tutti d’accordo? Macché. Come buona prassi della carovana del buongoverno, una parte della coalizione si è impuntata su qualche cavillo e – alla prova del consiglio comunale – l’idea è naufragata davanti alla mancanza del numero legale. A determinare il flop, insieme alla legittima strategia dell’opposizione, la fuga dall’aula del gruppo capeggiato da Felice Gaglione e Gaetano Frulio – accompagnati fuori dall’emiciclo dalle rispettive partner elettorali Iolanda Mennella e Luisa Liguoro – a cui si è aggiunto Michele Langella, già in campagna elettorale per le Regionali del 2020. Uno strappo destinato a scatenare ulteriori malumori in Comune, peraltro su una vicenda già finita in passato sotto i riflettori della procura di Torre Annunziata.
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