“Lo sport ha un importante ruolo nel gioco della trasparenza, della integrità e della correttezza. Le mafie sono entrate anche nello sport, nel mondo del calcio. Bagarinaggio e influenze negli incontri, calciatori del Napoli che hanno rapporti coi camorristi. A volte le mafie cercano anche di acquisire società sportive minori che creano consenso nei luoghi dove operano. L’antidoto a tutto questo sono le regole e chi opera nello sport e chi lavora nello sport deve ancora di più reagire alle situazioni che creano scorrettezze”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho intervenendo al corso per formatori tecnici di taekwondo in corso a Formia e organizzato dal presidente federale Angelo Cito. Per Cafiero de Raho, “il coraggio è l’arma per combattere la criminalità”.
CRONACA
12 ottobre 2019
Cafiero de Raho: «I clan sono entrati nello sport e nel calcio»