Personalità, tecnica, sfrontatezza e quella ventata di freschezza e gioventù che solo chi ha 17 anni può portare in campo. Sebastiano Esposito, classe 2002 da Castellammare di Stabia, mette piede in campo al 16′ della ripresa di Inter-Borussia Dortmund per sostituire uno spento Lukaku e basterebbe questo per rendere la sua serata storica. In fondo, con la presenza di stasera è diventato il più giovane nerazzurro a debuttare in Champions League a 17 anni e 113 giorni, dopo essere diventato il più giovane interista a debuttare in Europa nella passata stagione. Nell’era Coppa Campioni, il primato resta in mano invece ancora a Beppe Bergomi, che il 4 marzo 1981 esordì nei quarti di finale contro la Stella Rossa a 17 anni e 72 giorni. Poco importa, perché il record è stato messo in secondo piano da una prestazione da attaccante navigato, fondamentale nel finale. Non male per un ragazzo che sarebbe dovuto essere in ritiro con la Nazionale Under 17 per i Mondiali di categoria: stasera, però, ha dimostrato che merita di giocare già con i grandi, anche in palcoscenici di primo livello come la Champions League.
“Sarei stato folle se non mi fossi fidato di un ragazzo così. Ho piena fiducia in lui, è un giocatore importante per noi ma sa che deve volare basso e mantenere i piedi per terra”, l’opinione di Conte. Un campione in erba, il primo pallone toccato racconta quasi tutto: perfetto stop al volo, poi tentativo di elastico sul diretto avversario non riuscito per un pelo. Non male, per chi i vari Hummels e Witsel li aveva visti finora solo in tv, affrontati magari al massimo alla playstation. E proprio il capitano dei tedeschi ha avuto modo di capire subito le capacità del giovane attaccante: al 36′ della ripresa Esposito scappa verso la porta, resiste al rientro di Weigl e dello stesso Hummels, che in area non può far altro che stenderlo. Il 17enne si alza ed esulta quasi come se avesse segnato lui, anche se poi Lautaro Martinez sbaglia dal dischetto. Nel finale combatte anche lui insieme ai compagni per conquistare una vittoria fondamentale in chiave Champions. Chissà che non si trasformi lui nell’attaccante capace di far dimenticare definitivamente Mauro Icardi, che a Parigi continua a segnare. “È ancora di nostra proprietà, lo guardiamo con grande attenzione pur avendo un grande attacco”, ha commentato Marotta a Sky prima della gara. E la prestazione di Esposito non può che spingere l’ex capitano ancora più lontano da Milano: l’Inter ha trovato la sua nuova gemma