Nel variegato mondo degli estremisti che stavano tentando di organizzare – secondo le accuse – un gruppo neonazista, c’è anche una 26enne che avrebbe partecipato e vinto il titolo di ‘Miss Hitler’. Il particolare è emerso nel corso delle perquisizioni effettuate dalla Digos nel Milanese a carico di tre estremisti di destra (fra cui la giovane), indagati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva ed istigazione a delinquere.
Nel variegato mondo degli estremisti che stavano tentando di organizzare – secondo le accuse – un gruppo neonazista, c’è anche una 26enne che avrebbe partecipato e vinto il titolo di ‘Miss Hitler’. Il particolare è emerso nel corso delle perquisizioni effettuate dalla Digos nel Milanese a carico di tre estremisti di destra (fra cui la giovane), indagati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva ed istigazione a delinquere.
Era una vita difficile – con pochi soldi, un bambino da crescere e pochissimi amici – quella della 26enne indagata dalla Digos milanese nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Caltanissetta. La giovane mamma, alta, bionda, e con tatuata sulla schiena l’aquila del Reich, passava il suo tempo a commentare con livore la cronaca e la politica, sui social, e a fare affermazioni contro ebrei e immigrati. Viveva grazie all’appoggio dei famigliari, e lavoricchiava. Negli ambienti neonazi aveva cominciato ad avere una certa notorietà dopo aver preso la parola a un convegno di area a Lisbona, e questo forse aveva accelerato il peggioramento. Non risulta però, al momento, che abbia mai partecipato a iniziative violente. Il concorso di Miss Hitler a quanto si è appreso si tiene da diversi anni sul cosiddetto ‘deep web’