NAPOLI – Dalle parole ai fatti. Dopo tante discussioni, il Napoli torna domani in campo con il Bologna caricato di mille responsabilità e con la voglia di dare una risposta chiara e inequivocabile alle polemiche di questi gorni. D’altro canto la società – De Laurentiis lo ha detto chiaramente ai calciatori nell’incontro chiarificatore di ieri – pretende che la squadra cominci a esprimersi in campionato sugli stessi standard di rendimento che fino a ora ha tenuto in Champions. Niente più distrazioni, dunque, niente atteggiamenti molli, soltanto grinta e determinazione. Insomma ci vuole un filotto di quattro vittorie fino a fine anno, ha spiegato il presidente, per indurlo eventualmente a decidere di essere un po’ più magnanimo e indulgente. Ma non si sa se De Laurentiis intendesse dire che in tal caso la sua benevolenza e comprensione potrebbero addirittura arrivare fino a far rientrare del tutto le multe. La squadra ha apprezzato, ma fino a un certo punto. Per i calciatori, toccati pesantemente nel portafogli, sarebbe stato meglio se l’accondiscendenza del presidente si fosse dimostrata da subito più concreta.
Domani, in ogni caso, contro la squadra di Mihajlovic bisognerà dar prova che la prestazione soddisfacente di Champions non è stata dovuta a fatti casuali ma a un vero e proprio cambio di passo e di mentalità. Ancelotti, che nella disputa tra squadra e società è rimasto a metà strada fra i contendenti a fare da cuscinetto assieme al ds Giuntoli, ha ora l’onere di fare le scelte giuste per mettere il Napoli nella condizione migliore per dare la svolta al suo campionato. E le scelte, mai come in questa circostanza, non solo per niente facili. Una delle poche certezze relativamente alla squadra da mandare in campo contro il Bologna è che Allan non ci sarà. Il brasiliano non è stato neppure convocato perché soffre di una infrazione della nona e decima costola sinistra subita in seguito a un trauma contusivo nella gara con il Liverpool. Una vera tegola sulla testa dell’allenatore perchè Allan nelle ultime partite era stato l’anima della squadra, un combattente indomito sulle cui spalle si era scaricata la maggior parte del peso del sostegno al centrocampo.
Considerata la cronica carenza di pedine di ricambio in quel settore del campo, potrebbe essere Elmas a sostituirlo, ma molto dipenderà dalla scelta di Ancelotti di giocare con il 4-4-2 o con il 4-3-3. Non è infatti da escludere, qualora prevalesse la seconda ipotesi, che venga confermata nella linea a quattro di difesa Maksimovic a destra, con lo spostamento di Di Lorenzo a centrocampo e, conseguentemente di Callejon in attacco. Probabile il rientro di Insigne, con il dubbio che dovrebbe riguardare l’utilizzazione dall’inizio di Mertens o di Lozano. Niente da fare, invece, per Milik il quale oggi ha svolto parte del lavoro in gruppo e parte personalizzato, ma che non è stato neppure convocato.