“E’ stata una partita a due facce: molto male nel primo tempo, molto meglio nella seconda parte dove ci sono stati più coraggio, determinazione, idee, ritmo, velocità. Da una parte c’è la delusione per il primo tempo, dall’altra c’è la reazione che può essere positiva per le prossime partite”. Sono le parole con cui il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti, in conferenza stampa al termine della gara, ha analizzato il pareggio raccolto a Udine. “I giocatori non devono giocare per me, devono giocare solo per la maglia che portano”, ha risposto a chi gli chiedeva se tutti i ragazzi giocassero per lui, per i tifosi e per la maglia. Ancelotti non ha negato però che i suoi ragazzi siano “un po’ preoccupati, nervosi. Lo hanno dimostrato tante situazioni della partita di oggi ma non ci sono spaccature dentro la squadra né con me né alcuna contestazione dei metodi di allenamento. C’è solo il nervosismo di un periodo veramente complicato che nessuno si aspettava. Dobbiamo insistere, aspettare che arrivi l’opportunità, la scintilla che faccia ritrovare la serenità. Martedì potrebbe essere una serata importante per questo”. Ancelotti ha infine ribadito di sentire la fiducia della società: “Il presidente non l’ho ancora sentito (dopo la partita, ndr). L’ho sentito stamattina. So che quando le cose vanno male la panchina traballa ma questo non vuol dire che non senta la fiducia della società che resta per me totale. Sento il Presidente tutti i giorni, è preoccupato come noi della situazione e sono convinto che insieme l’andiamo a risolvere”. Un punto con il Napoli, per l’Udinese, è un buon punto. Ma in casa bianconera resta il rammarico per aver visto sfumare la vittoria in una gara che i bianconeri erano riusciti a portare a proprio favore, con il gol del pareggio arrivato quasi a sorpresa. “Più che per il gol subito, il rammarico è quello di non aver sfruttato quelle due-tre occasioni, ripartenze, che avrebbero tracciato un solco ben diverso nella partita”, ha analizzato la gara il tecnico dell’Udinese Luca Gotti, concordando con i cronisti nell’elogiare le prestazioni di Fofana e Mandragora. “E’ il Fofana che vogliamo. Mandragora mi era piaciuto mercoledì in quel ruolo e anche oggi”
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7 dicembre 2019
Ancelotti, gara a due facce, squadra non è spaccata