Ercolano. Una lettera accompagnata da duemila firme per chiedere al ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini «di mettere in campo tutte le misure recuperare e dare una destinazione a villa Favorita». A due mesi e mezzo dal crollo capace di scatenare terrore e sconforto tra gli abitanti della città degli Scavi, prende il via la crociata per salvare un simbolo del patrimonio storico-architettonico di Ercolano: una crociata, non a caso, promossa dal consorzio Costa del Vesuvio e dalla locale sezione della Pro Loco.
Pronti a mettere in piedi una piattaforma informatica per sensibilizzare tutti i cittadini sulla necessità di recuperare la storica villa di proprietà del Comune finita sotto un cumulo di macerie dopo anni di abbandono e degrado: «Villa Favorita è stata oggetto di un crollo capace di sbriciolare un fabbricato costruito in epoca ottocentesca – la premessa su cui si basa la petizione indirizzata al ministro Dario Franceschini -. Erano anni che associazioni e semplici cittadini ponevano l’accento sulle gravi condizioni generali dell’intero edificio».
Inutilmente, visto il drammatico epilogo di metà novembre 2019. All’indomani del cedimento da incubo, l’intero fabbricato è stato recintato in attesa della necessaria messa in sicurezza. Ora la petizione per il restauro e la nuova destinazione d’uso.Proprio sul futuro di villa Favorita si incentra l’azione di Costa del Vesuvio: «Un palazzo del settecento bello come La Favorita – spiega il presidente Angelo Pica – non può che essere volano per la cultura ed il turismo del territorio». Dello stesso avviso l’amministratore delegato Luca Coppola che ipotizza un tavolo tecnico con il sindaco Ciro Buonajuto. «Sicuramente l’ente locale – spiega l’ad – è uno degli interlocutori privilegiati del ministero e dei tecnici che devono dare delle risposte in termini di risorse e di restauro statico e funzionale».
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