Finiti i posti letto in terapia intensiva, il nuovo Covid hospital è già al collasso. Per l’ospedale di Via Lenze ieri è stato il giorno più drammatico. “I 40 posti disponibili per malati di Coronavirus con sintomi gravi, in questo momento, a Boscotrecase sono tutti occupati”. La conferma è ufficiale, proviene dall’Asl Napoli 3 Sud. La direzione dell’azienda sanitaria, in tarda mattinata, ha deciso quindi per il blocco temporaneo dei ricoveri nel presidio di Via Lenze. Quaranta persone ricoverate – delle quali 9 in rianimazione e che starebbero lottando tra la vita e la morte – hanno esaurito la disponibilità della struttura. Il perchè del forzato stop ai ricoveri, precisa una fonte vicina alla direzione strategica Asl Napoli 3 Sud, è dovuto alla “completa saturazione dell’ospedale Sant’Anna e Maria Santissima Della Neve”. E’ successo in soli otto giorni. Un tempo minimo ma comunque sufficiente a gettare nel caos il Covid hospital del vesuviano, individuato a partire dallo scorso 15 marzo come principale presidio di contrasto al Coronavirus per una platea di circa 600mila utenti. Boscotrecase, ieri, ha così incarnato il drammatico momento vissuto dal Paese. Frastornato da una pandemia che continua a crescere, mentre medici e infermieri provano a combattere. Ma sono disarmati. Il collasso in otto giorni di Boscotrecase racconta anche di un sistema sanitario pubblico che, una volta terminata l’emergenza, dovrà essere necessariamente rifondato. Per non scontare più, ad esempio, quei colpevoli ritardi che hanno infine imposto lo stop ai ricoveri nella zona vesuviana. “Si sta lavorando senza sosta per implementare i posti di terapia intensiva e sub intensiva” promettevano ancora ieri i vertici Asl Napoli 3 Sud. Tutti riuniti, fino a tarda sera, per trovare una soluzione che consenta, quanto prima, di riaprire le porte del Covid hospital ai malati. La delibera di riorganizzazione urgente – adottata il 15 marzo dal direttore generale Gennaro Sosto per trasformare l’ospedale di Via Lenze in presidio anti-Covid Asl Napoli 3 Sud – era stata motivata dalla possibilità di potervi “allocare 20 posti letto di terapia intensiva, almeno 30 di terapia sub intensiva e 20 di pneumologia, tutti dedicati ai pazienti affetti da covid 19”. Otto giorni dopo la delibera, lo stesso ospedale in guerra contro il Coronavirus è collassato perchè dei 70 posti letto promessi, solamente 40 sono già stati realizzati. Precisamente 12 posti di intensiva, altri 7 posti ricavati nel blocco operatorio. E infine 21 postazioni tra sub intensiva e pneumologia. Per gli altri posti letto occorrerà ancora attendere. Nel frattempo, i ricoveri sono bloccati e il contagio aumenta. Così come il numero dei morti. Proprio all’ospedale di Boscotrecase, ieri, si è contata la quinta vittima del Coronavirus. Era Ciro Onesto, 75enne di Torre Annunziata. L’uomo era ricoverato nel presidio anti-covid oggi al collasso da circa una settimana. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. E’ stato l’ennesimo momento drammatico vissuto ieri a Boscotrecase, dove medici e infermieri continuano a denunciare la mancanza di adeguati kit di protezione individuale. Il personale sanitario, da tempo in affanno, è dunque passato all’azione. In molti hanno sottoscritto una nota inviata al responsabile del settore Risk Management Asl Napoli 3 Sud – e per conoscenza al direttore generale Sosto – per denunciare le “criticità del reparto di Terapia Intensiva del Presidio Ospedaliero di Boscotrecase”. Qui infatti mancherebbe quasi tutto. Dai farmaci antivirali agli antibiotici, passando per il materiale “per l’igiene personale dei pazienti”. La denuncia è dettagliata. “Mancano i kit per la tracheotomia, il ventilatore per il trasferimento dei pazienti in sala radiologica” hanno scritto medici e infermieri “un percorso dedicato all’accesso in sala Tac. Tali mancanze espongono a gravi rischi sia i pazienti che il personale sanitario a loro dedicato”. La situazione è in costante aggiornamento, oggi si attendono novità dall’azienda sanitaria. Che intanto ha dato l’ok alla sperimentazione clinica, presso il covid hospital di Boscotrecase, del Tocilizumab. E’ il famoso farmaco contro l’artrite, che sta dando i primi risultati utili nella guerra al Coronavirus. La sperimentazione coinvolgerà 330 pazienti in Italia, tutti ricoverati in terapia intensiva.
CRONACA
24 marzo 2020
Non ci sono più posti letto a Boscotrecase, in tilt l’ospedale degli infetti