E’ deceduto da quattro giorni, ma la sua salma è bloccata nell’obitorio dell’ospedale di Castellammare di Stabia. Perché manca ancora l’esito del tampone che dovrà chiarire se la sua morte può essere attribuita al virus Covid 19 che sta mettendo in ginocchio il mondo, oppure se le cause sono altre. E’ la storia di un uomo di 82 anni, del quartiere Quisisana, che è deceduto all’ospedale San Leonardo nella serata del 23 marzo. Almeno fino a ieri non è arrivata nessuna risposta dal tampone che è stato predisposto dai sanitari, perché l’uomo aveva accusato problemi respiratori e qualche linea di febbre.
I familiari, in attesa di comprendere cosa è successo e se purtroppo il virus maledetto ha colpito anche l’anziano, sono ormai su tutte le furie. Da giorni chiedono di sapere se sarà possibile garantire almeno una benedizione all’uomo. Finora le telefonate all’Asl si sono rivelate inutili e nemmeno il Comune ha potuto aiutarli, perché tutto dipende dall’esito di quel tampone. Nel caso fosse positivo si tratterebbe del terzo decesso per Coronavirus a Castellammare di Stabia. In caso contrario, qualcuno dovrà spiegare alla famiglia com’è stato possibile tenere una salma per quattro giorni in obitorio senza dare risposte alla famiglia su cosa sia successo.Intanto, sale anche il bilancio dei contagiati a Castellammare di Stabia.
Nella giornata di ieri è arrivata la risposta di altri due tamponi che hanno dato esito positivo, portando a tredici il bilancio delle persone che hanno contratto il virus Covid-19. Alla lista si sono aggiunti una donna di 60 anni di via Allende, maestra di una scuola alla periferia di Castellammare di Stabia e un 62enne medico di base di via Sillio Italico. Per quanto riguarda il primo caso, non ci sarebbero preoccupazioni rispetto all’istituto nel quale insegna perché le scuole sono chiuse ormai da settimane e quindi non si teme alcun rischio focolaio.
Per quanto riguarda il medico di base di via Sillio Italico, invece, emerge la circostanza che in un primo momento sarebbe stato sbagliato il tampone e quindi il Dipartimento dell’Asl Na 3 Sud è stato costretto a ripeterlo.L’aumento dei casi di contagio a Castellammare di Stabia fa lievitare inevitabilmente anche il numero di persone messe in isolamento domiciliare dall’Asl Na 3 Sud. Sono poco meno di duecento le persone in quarantena nella città stabiese e di queste molte sono in attesa dell’esito dei tamponi. Proprio il ritardo dei test destano parecchia preoccupazione, perché c’è il timore che il bilancio possa essere più grave di quello stimato.Il dato positivo è che dopo la prima paziente guarita, una maestra della scuola Don Bosco di Torre del Greco, sarebbero in via di guarigione almeno altri due pazienti stabiesi ricoverati a Boscotrecase.