Sette milioni di euro subito per i bonus spesa e un’altra trentina che arriveranno per dare respiro alle casse dei Comuni con l’anticipazione del fondo nazionale di solidarietà. E’ il peso economico che la manovra anti-Covid avrà su 30 Comuni delle province di Napoli e Salerno. Dalla penisola sorrentina alla zona vesuviana, passando per l’area torrese e l’agro-nocerino sarnese. Soldi che, nelle idee del Governo, dovrebbero da un lato mitigare i disagi innescati dalla terribile crisi che ha travolto il Paese e dall’altro dare fiato alle casse dei Comuni a fronte di un drastico e prevedibile calo delle entrate. Ma andiamo con ordine. Sabato pomeriggio il premier Giuseppe Conte ha presentato un pacchetto di interventi indirizzati, in particolare, alle fasce più deboli del paese. I cittadini che hanno pagato un prezzo altissimo alla “chiusura totale” imposta per scongiurare l’incubo contagio. Due le misure chiave: 400 milioni di euro subito da investire in buoni spesa e 4,3 miliardi di euro “sbloccati” per i Comuni nei prossimi giorni. I bonus spesaLa misura principale è il provvedimento che stanzia i 400 milioni destinati agli indigenti. Quattrini che – come sottolinea l’Anci Campania – serviranno a evitare i «rischi per la tenuta sociale del Paese». Questo contributo è stato già di fatto ripartito ai Comuni in base ad alcuni criteri: l’80% del fondo è stato distribuito in base alla popolazione, e l’altro 20% si concentra nelle zone più povere in base al parametro della distanza fra il reddito pro capite del Comune e quello medio nazionale. L’elenco ufficiale è stato reso noto, nelle scorse ore, proprio dall’associazione nazionale dei Comuni italiani della Campania. La città della provincia di Napoli che beneficerà maggiormente di questi contributi è Torre del Greco, alla quale andranno 745.000 euro e spiccioli. A seguire Castellammare di Stabia con oltre mezzo milione di euro ed Ercolano, con 492.000 euro. E ancora 388.000 euro a Torre Annunziata. Pioggia di fondi anche a Scafati dove per il bonus spesa sono stati destinati 459.000 euro. Secondo le indiscrezioni che filtrano da Roma questi fondi dovrebbero essere depositati già agli inizi della prossima settimana e verranno distribuiti secondo i criteri stabiliti dal decreto annunciato sabato pomeriggio. Il bonus dovrebbe avere un valore di circa 400 euro per ogni beneficiario. Il fondo di solidarietà Altro capitolo per quanto riguarda il fondo di solidarietà dei Comuni. Innanzitutto bisogna spiegare – ai non addetti ai lavori – che si tratta di un istituto che si fonda su un concetto molto semplice: i Comuni che incassano di più aiutano quelli che incassano di meno. I 4,3 miliardi di euro non sono risorse aggiuntive ma un anticipo destinato alle macchine comunali. Soldi che dovranno servire soprattutto per coprire le spese di gestione degli enti locali, alla luce del fatto che ci sarà un sicuro calo delle entrate legato alla mancata riscossione dei tributi. Fondi che però potranno essere investiti soprattutto per gestire le emergenze. Sotto questo profilo è sempre Torre del Greco la città che avrà maggiori benefici economici dalla manovra con un anticipo di 2,3 milioni di euro. A seguire Castellammare con 1,9 milioni, e Scafati con 1,3 milioni di euro. Il reddito di emergenzaE nei prossimi giorni potrebbero essere introdotte nuove misure assistenziali per far fronte alla crisi economica innescata dal virus. Al vaglio del Governo c’è l’ipotesi di allargare la famosa indennità da 600 euro sia per i lavoratori autonomi che per chi lavora in nero. Una manovra supplementare che dovrebbe pesare per 6 miliardi di euro sulle casse dello Stato. Una svolta, su questo fronte, potrebbe arrivare se si dovesse sbloccare il dibattito aperto con l’Unione Europea. Anche se l’esecutivo a giuda Pd e 5 Stelle pare intenzionato a mettere comunque in campo anche questa misura.
CRONACA
30 marzo 2020
La manovra anti-Covid: 35 milioni per 30 Comuni tra provincia di Napoli e Salerno