Torre del Greco. L’emergenza sanitaria legata all’incubo Coronavirus non frena la corsa alle poltrone d’oro del Comune. Anzi, la pandemia capace di seminare terrore e morte a Torre del Greco rischia di fare abbassare l’attenzione da un avviso pubblico già finito al centro di polemiche e proteste. Proprio durante i «giorni caldi» del lock-down deciso dal premier Giuseppe Conte, infatti, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba ha promosso il bando – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 marzo – finalizzato a individuare il nuovo dirigente del settore affari legali dell’ente di palazzo Baronale.
Ovvero l’aspirante all’incarico da circa 100.000 euro l’anno per tre anni lasciato vacante dall’avvocato Antonioluigi Iacomino, arrivato a presentare le dimissioni dopo 11 mesi «turbolenti» vissuti in municipio. «Al suddetto settore – si legge all’interno dell’avviso pubblico firmato dal dirigente del settore servizi finanziari – è affidata la difesa in giudizio dell’amministrazione comunale presso tutte le sedi giudiziarie, ivi comprese le magistrature superiori, nonché l’attività di consulenza giuridica interna». Alla fine, i requisiti richiesti – contrariamente alla tesi sostenuta da qualche politico – i requisiti richiesti ricalcano lo schema del primo bando, finito sotto i riflettori della guardia di finanza: diploma di laurea in giurisprudenza o laurea specialistica/magistrale equiparata alla predetta; abilitazione all’esercizio della professione di avvocato; abilitazione al patrocinio presso le magistrature superiori; avere svolto attività in organismi o enti pubblici o privati o in aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali; non essere in godimento del trattamento di quiescenza; non aver compiuto il 65esimo anno di età.
La domanda di ammissione alle selezioni potrà essere presentata entro le ore 13 del primo aprile e – secondo l’avviso pubblico – potrà essere perfino consegnata a mano dal lunedì al venerdì, durante gli orari di apertura al pubblico dell’ufficio protocollo di palazzo La Salle. Un aspetto capace di strappare qualche amaro sorriso, considerato come proprio il sindaco Giovanni Palomba invita ripetutamente in questi giorni i cittadini a restare a casa per contenere il rischio di contagi da Covid-19. Al momento, l’avviso pubblico – a cui potrebbe guardare con attenzione l’avvocato Nino Coccoli (in foto), attuale consulente giuridico del primo cittadino «sponsorizzato» dall’assessore Gennaro Granato – non è stato revocato. Ma la «situazione di eccezionalità» provocata dall’emergenza sanitaria potrebbe portare a una riapertura dei termini per offrire a tutti gli interessati le stesse possibilità di partecipazione.
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