Torre del Greco. La distribuzione dei voucher sarà avviata martedì 14 aprile, ma si annuncia ricca e capillare: sono circa 1.800, infatti, le domande accolte dall’ufficio politiche sociali del Comune per distribuire i 745.000 euro stanziati dal Comune e destinati alle fasce deboli di Torre del Greco. I bonus-spesa saranno corposi e utili a soddisfare le esigenze di tutte le famiglie bisognose della città del corallo: ai beneficiari “prioritari” sono stati, infatti, riconosciuti fino a 750 euro. «è stato fatto un ottimo lavoro, credo in poche realtà siano stati assegnati fondi così importanti», sottolinea il sindaco Giovanni Palomba. Già proiettato, all’indomani del «piano finanziario» proposto dagli avvocati della maggioranza Gaetano Frulio e Luisa Liguoro, alla «fase due» dell’emergenza sanitaria. Quando, cioè, si dovranno gettare le basi del rilancio economico di una realtà già messa a dura prova dal fallimento della Deiulemar compagnia di navigazione.
Le cifre dei bonus-spesa Il primo step dell’assistenza alle fasce deboli si può, praticamente, considerare alle spalle. «Per la ripartizione delle quote cercheremo di bilanciare le risorse economiche equamente tra beneficiari prioritari e beneficiari non prioritari, tenendo presente il numero di componenti di ogni nucleo familiare», aveva sottolineato l’assessore Luisa Refuto, espressione del «soldato» Luigi Caldarola all’interno della giunta di palazzo Baronale. In effetti, si parte dai 200 euro riconosciuti ai «single» prioritari – accolte 198 richieste – fino ai 750 euro distribuiti alle famiglie con sette componenti. In mezzo, i 350 euro per le 210 coppie pronte a presentare istanza all’ufficio politiche sociali e i 450 euro riconosciuti alle 269 famiglie con tre componenti. Lo sforzo economico più consistente è stato messo in campo per le famiglie «tradizionali» a quattro componenti: 180.950 euro complessivi da dividere in 329 quote da 550 euro. Infine, 600 euro alle 142 famiglie con 5 componenti e 700 euro alle 23 famiglie a sei componenti. La somma totale per i prioritari si aggira intorno ai 540.000 euro, mentre 174.000 euro sono stati distribuiti – utilizzando gli stessi criteri – ai non prioritari.
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