Count down per la decisione finale del ministro Azzolina sulla possibilità di predisporre l’esame di Maturità in modo reale. Manca tutto, ma forse mancherà davvero la “notte prima degli esami”, per gli studenti del quinto anno che potrebbero ritrovarsi a discutere, la parte più bella del percorso scolastico, davanti a un monitor. Manca anche un monitoraggio maggiore, soprattutto per i ragazzi già in difficoltà, perché cresciuti in ambienti familiari fragili. «Sono d’accordo con la dirigente dell’ufficio regionale scuola – dice Donatella Solidone (ex preside del liceo scientifico Severi di Castellammare di Sta- bia) – Faccio mie le parole che la dottoressa Luisa Franzese ha messo nero su bianco in una lettera aperta “Lo Stato deve arrivare prima della camorra”. E’ questa la dura verità con cui dobbiamo combattere concretamente. In Campania il tasso di dispersione scolastica è davvero alto e, per questo, bisogna insistere con la cultura e la formazione per togliere i giovani soldati dalle mani dei clan. La didattica a distanza, anche se avviata nel migliore dei modi, in questo caso resta debole. Ci siamo dovuti adattare a un surrogato di scuola, attraverso i social, ma i ragazzi hanno bi- sogno della fisicità, della pacca sulla spalla, dell’abbraccio e di un confronto diretto». Un freno che alla scuola potrebbe essere tolto, ma solo in parte, a settembre con la possibilità di gestire un distanziamento sociale all’interno dei plessi scolastici di ogni ordine e grado. «Oggi la vedo seriamente dura – replica Donatella Solidone, dall’ufficio regionale scuola – Si è tanto parlato di classi-pollaio che restano un grande ostacolo da superare. L’edilizia scolastica è un tema spinoso, ma si spera che possa essere affrontato una volta per tutte. Sarà, però, l’argomento principale da dove partirà il comitato formato da 18 esperti, nominato dal ministro Azzolina, e coordinato dal professor Patrizio Bianchi, ordinario di Economia e Politica industriale presso l’Università di Ferrara, ex assessore dell’Emilia Romagna alla scuola. Un piano sicurezza per ritornare sui banchi». Un obiettivo da centrare prima che si arrivi a settembre. Ma sarà possibile? Oltre il distanziamento sociale sarebbe giusto effettuare i tamponi a tutti gli studenti? «Non sono in grado di rispondere se la sicurezza potrebbe essere decretata dai test a pioggia per i ragazzi – frena l’ex dirigente scolastica Solidone – Sono fiduciosa di una soluzione che potrebbe arrivare prima della riapertura. E sono fiduciosa anche che, dopotutto, abbiamo rodato un nuovo modo di fare scuola che ha portato a progetti e iniziative di rilievo, grazie all’impegno massimo da parte dei ragazzi e di tutti i docenti. Va sottolineato che il lavoro maggiore è stato e sarà a carico dei dirigenti scolastici, che dovranno sfidare, così come il Governo, quotidianamente le problematiche che si presentano. Auspico che in questo lungo periodo di isolamento in casa si siano, almeno, ritrovati i valori persi e si sia stretto un legame più forte tra scuola e famiglia».
CRONACA
23 aprile 2020
Senza scuola, giovani a rischio. L’ex preside Solidone: «Lo Stato arrivi prima dei clan»