Un vero e proprio boom di richieste di aiuto. Per il sostegno agli affitti ammontano sinora a 65mila le domande presentate alla Regione Campania. Si tratta di quelle legate a un bando emanato a febbraio, poco prima che scoppiasse la pandemia. A questo ne è seguito un altro, tuttora in corso e per cui si prevedono altre migliaia di istanze.
In totale, tra primo e secondo avviso pubblico, sono a disposizione delle famiglie circa 20 milioni di euro. La dotazione finanziaria per l’avviso pre Covid è di circa 13 milioni di euro «ma – come precisa la Regione Campania – si conta di alimentare la misura con altri 12 milioni, con lo scorrimento delle graduatorie». Sempre in tema di sostegno al fitto, nell’ambito del piano predisposto dalla Regione che stanziava già oltre 45 milioni per l’emergenza abitativa, è in corso un secondo bando, con scadenza 12 maggio. è un’iniziativa esclusivamente rivolta ai nuclei familiari che hanno subìto una riduzione di reddito nei mesi di marzo ed aprile 2020, con una dotazione finanziaria di 6,5 milioni di euro. Ulteriori misure contenute nel piano riguardano gli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, per i quali sono riservati otto milioni, per facilitare la regolarizzazione a fronte di morosità consolidate, oltre gli interventi già attivati per il differimento delle scadenze di pagamento ovvero per l’annullamento dei canoni commerciali per tre mesi per gli esercizi obbligati alla chiusura (un milione trasferito all’Acer per la copertura in bilancio) che si aggiungono ai provvedimenti già annunciati in tal senso da molte amministrazioni comunali della regione.
Un’ultima misura riguarda un intervento, in corso di definizione, per il valore di cinque milioni, rivolto ad affiancare le disposizioni governative in tema di mutui prima casa. Stando all’avviso in scadenza il 12 maggio, possono accedere al contributo i nuclei familiari titolari di un contratto di locazione, che hanno subìto una diminuzione della capacità reddituale a seguito delle misure restrittive per l’epidemia da coronavirus. L’ammontare del contributo concesso è pari al 50% del canone mensile, per tre mensilità, per un importo massimo complessivo pari a 750 euro. La domanda per la concessione del contributo va presentata al Comune dove è situato l’immobile condotto in locazione, mediante autocertificazione del possesso di tutti i requisiti di accesso al contributo, comprendendo la diminuzione del volume d’affari per i titolari di reddito di impresa, arte o professione e/o la riduzione del reddito da lavoro dipendente/assimilato. Non solo. L’istanza potrà essere presentata da un componente maggiorenne incluso nel nucleo familiare, anche non intestatario del contratto di locazione, purché residente nel medesimo alloggio oggetto del contratto di locazione. I Comuni potranno acquisire le domande anche per il tramite o col supporto dei Centri di assistenza fiscale e delle organizzazioni sindacali. Le amministrazioni comunali – raccolte le domande dei nuclei familiari in possesso dei requisiti previsti dalla Regione Campania – faranno un controllo sulla regolarità formale delle autocertificazioni e predisporranno un elenco dei beneficiari. La Regione provvederà all’accredito del totale dei contributi spettanti a ciascuna amministrazione, in proporzione al numero di domande complessivamente pervenute. I Comuni dovranno inviare l’elenco a palazzo Santa Lucia, redatto sul modello allegato al bando e firmato digitalmente, entro e non oltre le 18 del 12 maggio. I Comuni, ricevuto l’accredito da parte della Regione, provvederanno all’erogazione dei contributi a favore dei beneficiari nell’ordine di graduatoria stabilita dalla stessa amministrazione, per l’importo ad ognuno di essi spettante, fino ad esaurimento fondi.