Annamaria Farricelli*
Art.1 Costituzione: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Ma quanti sono i morti da contare per arrivare a questo articolo dal significato tanto incisivo ma vuoto in quel tempo tanto lontano ma tanto presente nel nostro dramma contemporaneo. 8 ore di lavoro 8 ore di svago 8 ore per dormire. Questo lo slogan coniato in Australia nel 1855, condiviso da gran parte del movimento sindacale del primo Novecento, che aprì la strada a rivendicazioni generali operaie e alla ricerca di un giorno in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e affermare la propria autonomia.
I morti di Chicago del Primo Maggio 1886 rivendicarono il giorno fatidico! Dopo tre giorni di rivendicazione dei propri diritti lavorativi, iniziati il Primo Maggio, la rivolta culminò in tragedia con molti morti. L’iniziativa divenne il simbolo delle rivendicazioni degli operai che, in quegli anni, lottavano per avere diritti e condizioni di lavoro migliori, nonostante le repressioni.
In Europa furono le Trade Unions e Labour Unions a rivendicare questi diritti e riconoscere come simbolo di lotta il Primo Maggio. Fu la seconda Internazionale di Parigi del 1889 a stabilire una grande manifestazione organizzata in tutti i Paesi. Fu riconosciuto il Primo Maggio per celebrare tutte le lotte che, durante i secoli, i lavoratori hanno combattuto per rivendicare i propri diritti e per ricordare la tragedia di Chicago. In Italia fu ratificata nel1891, ma fu molto contrastata. Durante il fascismo fu spostata al 21 aprile, natale di Roma. Nel 1947 tornò al Primo Maggio e la strage si ripetè.
A Portella della Ginestra in Sicilia, durante la manifestazione operaia, in una sparatoria organizzata dal bandito Giuliano, morirono 11 persone. Mai come in questo periodo, in cui l’incertezza regna sovrana e tutto sembra a rischio, è bene non perdere la memoria. E’ bene ricordare tutti i lavoratori che hanno lottato per ottenere condizioni di vita più umana. E’ bene ricordare che il lavoro è un diritto, che l’uomo ha pari dignità davanti alla legge divina e umana, che la Repubblica Italiana è democratica e si basa sul lavoro. In questo periodo, dove tutto sembra sospeso in un tempo senza senso arrivi il mio virtuale abbraccio a tutti i lavoratori del mondo con l’augurio di una rinascita umana e lavorativa.(*ComponenteArcheoclub Stabiae)