Il Castello “fantasma”, svuotato dai matrimoni festosi come solo a Napoli li sanno fare. Troppo silenzio al Grand Hotel La Sonrisa, un silenzio assordante che fa male perché «oltre a non poter vivere la felicità degli sposi, abbiamo lasciato a casa 100 stagionali che, il 24 aprile, avremmo dovuto assumere come ogni anno». A fare i conti con il virus è anche Matteo Giordano, tra i responsabili della gestione del Castello più famoso della Tv. Una mazzata anche per la location tra le più gettonate, per banchetti super sgargianti cancellati. Impossibile poter anche solo immaginare sposi e commensali con indosso mascheri- ne e guanti, tantomeno improbabile ipotizzare camerieri e chef con scafandri che li vestono da capo a piede. Annullate circa 250 cerimonie che si sarebbero dovu- te svolgere tra aprile e agosto. Tutte rinviate al 2021. «La paura è tanta – dice Matteo Giordano – Il nostro settore è stato dimenticato da tutte le istituzioni, eppure qui al Sud il wedding è basilare e muove un indotto di tutto rispetto. Pochi giorni fa tutti gli addetti ai lavori ci siamo riuniti e, in molti, hanno deciso di non ripartire a sin- ghiozzo, ma attendere una ripresa più ampia. Attivare una struttura per poche cerimonie e senza poter coprire le spese è un rischio estremo».
Luci spente, niente musica, nessun ingresso trionfante al Castello delle cerimonie di Sant’Antonio Abate. «Una tristezza infinita, il cuore è spezzato», replica Imma Polese, figlia del compianto Boss delle cerimonie: don Antonio. A tenere ancora accesa una flebile speranza sono i circa 100 banchetti non ancora cancellati, per i mesi che vanno da settembre a dicembre 2020. «Abbiamo bisogno di lavorare, noi viviamo per questo lavoro è la nostra passione – sottolinea a doppia riga Matteo Giordano – Anche per poche cerimonie noi siamo pronti ad aprire i cancelli del Castello, solo così possiamo superare questo drammatico momento. L’appello va al governatore regionale De Luca e al governo Conte, affinché ci diano presto le direttive per poter rimettere in moto il settore wedding, altri- menti i danni saranno alti e senza rimedio».