Torre del Greco. La dea bendata prende a calci il Covid-19 a Torre del Greco. Si può leggere un segnale di speranza e rinascita per la città flagellata dal virus arrivato dalla Cina dietro il «cinque» al SuperEnalotto centrato da un anziano pensionato del quartiere Sant’Antonio. Con soli cinque euro – la somma investita per giocare 5 colonne – l’uomo è riuscito a portare a casa 38.845 euro e spiccioli, mancando per un pelo il colpaccio da 36,8 milioni del Jackpot. Una vincita capace di scatenare una doppia festa all’interno della tabaccheria di via Alcide De Gasperi – a due passi dalla villa comunale intitolata a Salvo d’Acquisto – guidata da Claudio Cuccurullo. In primis, perché il colpo di fortuna potrebbe rappresentare l’attesa inversione di tendenza rispetto agli ultimi due mesi da incubo all’ombra del Vesuvio. In secondo luogo, perché il gruzzoletto in denaro è andato a un cliente abituale della ricevitoria frequentata ogni giorno da centinaia di giocatori.
L’incredulità e la gioia La festa in tabaccheria è cominciata a 12 ore dalla prima estrazione successiva allo stop del lockdown, quando l’uomo ha varcato la soglia del locale di via Alcide De Gasperi. In mano, la schedina vincente con i cinque numeri sottolineati a penna: 39, 58, 73, 83 e 86. L’unico mancante era il 43, sostituito con il 5. «Claudio, Claudio – le prime parole sussurrate al titolare della tabaccheria -. Controlla la quarta colonna, credo di avere vinto». Sì, perché inizialmente il pensionato non riusciva a credere ai suoi occhi. Solo una volta arrivata la sospirata conferma il pensionato si è lasciato andare a un grido liberatorio: «Dopo due mesi d’inferno, non mi sarei mai aspettato una notizia così bella – la «confessione» al titolare della tabaccheria -. Certo, sarebbe bastato un ultimo numero per cambiare per sempre la vita di tutta la mia famiglia. Ma così va già benissimo». Sì, la famiglia. A cui è andato il primo pensiero del vincitore. «L’emergenza sanitaria mi ha tenuto, giocoforza, lontano da figli e nipoti – il racconto dei due mesi di «reclusione forzata» a causa della pandemia -. Il primo regalo sarà per i piccoli, mi sono mancati come l’aria».
Il tesoretto per l’estate
Proprio Claudio Cuccurullo, l’amico-tabaccaio del pensionato, si è preoccupato della procedura per riscuotere i soldi della schedina. «Insieme al vincitore abbiamo avviato la pratica, inserendo tutti i dati necessari per il bonifico – racconta il titolare dell’attività di via Alcide De Gasperi -. Era emozionato e la sua felicità è stata contagiosa». Un termine echeggiato centinaia di volte durante i giorni difficili dell’emergenza sanitaria all’ombra del Vesuvio, ma oggi utilizzato con gioia: «Siamo abituati a piccole e grandi vincite, la nostra tabaccheria in passato è già stata baciata dalla fortuna. Ma non era mai successo al SuperEnalotto – prosegue Claudio Cuccurullo -. L’anno scorso, proprio a marzo, un giocatore vinse 10.000 euro con un gratta e vinci “Miliardario”. Poi, a luglio, un emigrato a Reggio Emilia grattò un biglietto da 50.000 euro». All’epoca, l’aggio sulla vincita era fermo al 12%. Ora, complice la necessità dello Stato di recuperare fondi dopo il tracollo finanziario provocato dal Covid-19, la «trattenuta» tocca il 20%. «Quando sul display è comparsa la cifra netta della vincita, 38.845 euro, il pensionato mi ha fermato – conclude Claudio Cuccurullo -. Mi ha detto: “Guarda, mancano 10.000 euro, la cifra giusta è 48.000 euro”. In realtà, non aveva calcolato l’aggio».
Il brindisi per il rilancio
La delusione è durata un attimo. Il tempo di completare la pratica – i soldi dovrebbero essere accreditati entro l’inizio dell’estate – e il titolare della tabaccheria ha organizzato un piccolo brindisi: «Dopo due mesi così difficili, c’è voglia di ricominciare a vivere – sottolinea Claudio Cuccurullo -. Fino a oggi, vedevo la paura sul volto di chi entrava in negozio: spero questa vincita possa rappresentare un ideale primo passo verso il ritorno alla normalità. Tutti abbiamo bisogno di lasciarci questo incubo alla spalle e ricominciare a vivere». Sognando, perché no, il colpo grosso del Jackpot: il premio di prima categoria oggi vale la bellezza di 36,8 milioni di euro. In Campania il «sei» non si vede dal 30 dicembre del 2014, con 18 milioni finiti a Castellammare di Stabia: «Magari, stavolta, potrebbe toccare proprio alla nostra Torre del Greco».
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