Quindici persone sono state arrestate all’ alba in un’ operazione condotta tra Portici e San Giorgio a Cremano dagli agenti del Commissariato di zona e dalla Squadra Mobile di Napoli con l’ accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare figurano il pregiudicato Pasquale Scafo, 50 anni, capo di una cosca vicina al clan Vollaro, arrestato a marzo con l’ accusa di omicidio e detenuto, ed i figli Salvatore e Paolo, di 21 e 32 anni. Le indagini – coordinate dal procuratore aggiunto di Napoli Rosa Volpe e dai pm Giuseppe Ferrigno e Sergio Cimmarotta – hanno messo in luce come le estorsioni a Portici, grosso centro vesuviano che confina con Napoli, non si sono fermate neanche durante il lockdown.
Gli estorsori avevano spostato le richieste sui commercianti ancora in attività, diventando particolarmente aggressivi e violenti. Il 5 ed il 12 maggio il titolare di un bar-tabaccheria era stato obbligato dagli estorsori a recarsi, incappucciato, in un appartamento dove gli era stato ingiunto il pagamento della somma già sollecitata. Gli altri episodi di estorsione contestati ai 15 arrestati, due dei quali hanno ottenuto i domiciliari, risalgono al 2016-2017 . Almeno 14 le estorsioni accertate dai poliziotti del Commissariato di Portici, diretto da Amalia Sorrentino, una sola la denuncia presentata, che è bastata, però a fare scattare l’ operazione di questa mattina, condotta anche con l’ intervento di un elicottero della Polizia.