“Li capisco e capisco la loro tensione, vedono i loro sacrifici, di anni di lavoro, e il loro diritto alla casa, messi in pericolo!”. In una nota il sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani interviene sulla protesta avvenuta oggi in città da parte di una delegazione delle 53 famiglie titolari delle case dell’housing sociale attualmente sotto sequestro. Il complesso è stato progettato da Shs, società che fa capo ad Antonio Elefante, venerdì mattina arrestato per la vicenda ex Cirio di Castellammare di Stabia. Dopo l’ordinanza nei confronti dell’ingegnere, gli inquilini temono ulteriori ripercussioni per le loro abitazioni costate i risparmi di una vita.
“Nonostante l’housing sociale di Sant’Agnello nasce da una proposta progettuale di privati proprietari dei suoli a cui il Comune ha dato l’ok stabilendo sorteggio e convenzione solo per dare la possibilità a cittadini di avere una casa capisco la rabbia e lo sconforto degli assegnatari anche nei confronti del Comune – dice ancora Sagristani in un comunicato – Sono vicino a loro ma credo fortemente nella giustizia e nella magistratura per cui sono convinto che anche continuando giustamente l’indagine per accertare la verità e la correttezza dell’iter spero che al più presto gli assegnatari possano accedere alle loro case”.