“Dal punto di vista clinico i casi attuali sono oggettivamente meno pesanti. Bisogna capire se il virus sia davvero mutato”. Alcuni studi avrebbero mostrato delle “varianti meno aggressive, ma non sappiamo quanto potrebbero essere diffuse”. Il virologo Fabrizio Pregliasco, è intervenuto così, durante la trasmissione Agorà su Rai3, in merito al dibattito nato dalle parole del direttore di Anestesia del San Raffaele, Alberto Zangrillo. “Zangrillo ha ecceduto nei toni” ma non è l’unico. “Uno studio di Clementi del San Raffaele, su 200 casi, ha dimostrato che la carica virale ora è inferiore”, ha detto Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano. “Anche nel nostro ospedale vediamo meno casi e meno pesanti”. Tra le ipotesi “potrebbe essere che questa prima ondata abbia toccato in modo più massiccio le persone più fragili e con più comorbidità”. Ciò non significa che possiamo star tranquilli. “Questo virus ci ha presi alla sprovvista. Quindi è giusto pensare al peggio”. Pertanto, attenzione alla movida: “il virus – ha concluso- ancora circola e ognuno di noi deve sentirsi potenzialmente contagioso”.
CRONACA
1 giugno 2020
Pregliasco: dobbiamo capire se il virus è mutato, i casi attuali sono meno pesanti