Rocco Traisci. Ironia, provocazione e un tocco di sana cronaca di costume, come da sempre ci hanno abituato i Pennelli di Vermeer. La band vesuviana 100/100, residente con la testa e con il corpo alle pendici del focoso vulcano, ripropone in formato video e versione dance un grande inedito del proprio repertorio, il Bruco di Gomma che fa tanto bene alla crisi di coppia. Ma sarà vero? Il testo narra di un ménage matrimoniale ormai spezzato dalla monotonia: marito e moglie (interpretati dagli attori Amedeo Ambrosino e Valeria Impagliazzo) sono alla ricerca di pepate alternative sessuali e così si imbattono in una curiosa televendita. Gli audaci piazzisti – le voci della band, Pasquale Sorrentino e Stefania Aprea (nella vita coppia e genitori) – reclamizzano un prodotto che promette risultati immediati, niente lattice, niente prese elettriche, niente giocattolini usa e getta. Si tratta di un inquietante vibratore dalle sembianze antropomorfe, dietro cui si cela un uomo travestito da bruco in tutina verde (impersonato dall’attore Vincenzo Liguori). Il sexy toy boy viene consegnato a domicilio come un normale pacco regalo da tre fattorini (Marco Sorrentino, Michele Matto e Joe Dardano, gli altri componenti della band), rigenerando in apparenza le voluttà amorose della coppia.Il videoclip, realizzato al Casetta Studio per la regia di Ceppe (giovane video maker che vanta trascorsi nella scena musicale indipendente), è già in rete su Spotify e altre piattaforme digitali.Il brano fa parte della storia ultradecennale del gruppo, tuttavia senza comparire nella loro discografia ufficiale. Pasquale Sorrentino, frontman e fondatore dei Pennelli, aveva pensato di inserire il “bruco” nella tragicommedia musicale “La Sacra Famiglia”, che nel 2009 portò la band ad esibirsi nei teatri. La canzone fu esclusa dallo spettacolo e successivamente riproposta in chiave rock’n’blues durante i live. E’ l’etichetta Soter ad aver ispirato la pubblicazione del video, la cui collaborazione con i Pennelli di Vermeer risale al doppio cd tributo ad Ivan Cattaneo dal titolo “Un tipo Atipico” (2015) fino alla produzione del loro più recente album di inediti Misantropi Felici (2017).Sulla scena musicale da quindici anni, la band vesuviana ha esordito nel 2004 con un album autoprodotto: Mod. Barocco, Fragile, Maneggiare con cura. Grazie!, ma l’esordio discografico ufficiale è considerato nel 2007 con il cd Tramedannata, seguito da La primavera dei sordi (2008); Noianoir (2014), preceduto però dal progetto teatrale La Sacra Famiglia nel 2010 pubblicato in dvd; Misantropi felici (2017). Fra rock, progressive e teatro canzone, la band nel corso degli anni non si è mai negata alla sperimentazione ed alle contaminazioni musicali.
M|MHZ
19 giugno 2020
Pennelli di Vermeer, un “bruco di gomma” contro la noia di coppia