ERCOLANO – Erano diventati l’incubo delle coppiette a caccia di intimità all’ombra del Vesuvio dopo i lunghi mesi di «clausura» provocati dal Covid-19. Pronti a minacciare le vittime per portare a casa soldi e smartphone: una strategia del terrore a cui i carabinieri della locale tenenza hanno scritto la parola fine. I militari dell’Arma hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 20enne di Volla già noto alle ffoo e 3 giovani incensurati di età compresa tra i 19 e 22 anni ritenuti gravemente indiziati del delitto di rapina aggravata in concorso.
I colpi sono stati messi a segno durante la notte tra il 17 ed il 18 giugno, il luogo sempre lo stesso: l’osservatorio vesuviano di Ercolano.I quattro – approfittando del buio e dell’isolamento di quella zona – hanno agito in questi luoghi frequentati da coppiette e da turisti. Due le coppie di ragazzi caduti nella loro rete. Utilizzando come arma una chiave inglese, i quattro hanno accerchiato la coppia, appartata nella zona alta del cono. Temendo più gravi ritorsioni, ai 4 è stato ceduto uno smartphone.
Non ritenendo sufficiente il “bottino”, la gang ha rapinato una seconda coppia a cui hanno sottratto del denaro contante. I carabinieri della locale tenenza, grazie alle descrizioni fornite dalle vittime e ai controlli effettuati sul territorio, hanno facilmente identificato i quattro rapinatori poi trovati presso le loro rispettive abitazioni nell’hinterland vesuviano.
Durante le perquisizioni rinvenuto e sequestrato il denaro contante provento del reato e anche una “replica” di una pistola Beretta alla quale era stato tolto il tappo rosso.Il fermo è stato convalidato e i quattro sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.