Non accenna a diminuire il commercio di mascherine irregolari. Negli ultimi giorni, i Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute, impegnati a frenare il diffondersi di pratiche commerciali scorrette nel contesto della pandemia di Covid-19, hanno sequestrato un totale di quasi 150.000 dispositivi di protezione individuale in diverse città italiane. In particolare, il Nas di Napoli, in un ingrosso farmaceutico, ha sequestrato 18.124 mascherine FFP2 importate dalla Cina, per un valore di circa 150 mila euro, poiché prive della regolare marcatura CE e della documentazione fiscale.
Il Nas di Livorno ha denunciato un cittadino cinese che, utilizzando falsi certificati di conformità del marchio CE di un ente certificatore polacco, ha immesso in commercio una partita di 120.000 mascherine monouso vendute come dispositivi medici chirurgici ma che dalla documentazione risultavano diversi per origine e per qualità da quella dichiarata.
In un ingrosso farmaceutico a Palermo, si legge sulla nota stampa del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, sono state sequestrate 9.850 mascherine protettive importate e distribuite ma prive della dichiarazione di conformità rilasciata da un organismo di certificazione accreditato nell’UE. Il militari dei Nas di Milano, infine, ha sequestrato 1.332 visiere protettive di plastica di produzione cinese, importate e commercializzate senza alcuna autorizzazione e non conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa di settore.