Dopo 6 vittorie consecutive da una parte e 5 dall’altra, il pareggio sarebbe stato servito sul piattino dalla logica. Invece nell’incrocio tra il quarto posto da Champions e il sesto da Europa League all’Atalanta bastano due lampi in avvio di secondo tempo di Pasalic e Gosens per stendere il Napoli migliorando il proprio record di vittorie (7) e di gol (82) in serie A. Un confronto ben giocato dai campani, al riposo con le migliori chances all’attivo, ma solo per metà gara. Lo slancio iniziale degli ospiti sembra fermarsi sull’appoggino inoffensivo di Insigne, pescato da Di Lorenzo in taglio da sinistra (2′), ma a lungo il pressing alto fa da diga agli slanci dei padroni di casa, tornati a due punte con Pasalic dietro Gomez e Zapata (Ilicic parte ancora tra le riserve). A 9′ Mertens ci prova a giro da fuori senza mira su tocco all’indietro ancora dall’esterno basso, tre giri di lancetta e sul primo corner Freuler raccoglie la palla in uscita sullo schema Gomez-Pasalic (sponda) sbagliando la misura della scodellata mancina. Il break di testa di Koulibaly al quarto d’ora (pallone alto su cross a rientrare di Fabian Ruiz) sveglia almeno il Papu, che di sinistro da fuori saggia i riflessi di Ospina. Ed è sempre lui, che fa l’elastico tra la destra dell’attacco e la trequarti, a rendersi pericoloso, stavolta da fermo: è il 25′, Makismovic stende Zapata sull’asse con Gosens e la punizione del numero 10 viene smanacciata dall’attento portiere azzurro, caricato in scivolata da Caldara e travolto inavvertitamente da Mario Rui tanto che dopo 4′ di stop deve subentrargli Meret (applausi dai presenti durante l’uscita in barella con una vistosa fasciatura alla testa). Insigne si guadagna il primo tiro dalla bandierina al 34′ ritentandoci con una stoccata centrale al 36′; di là Castagne chiama il fallo a Koulibaly e dal corner corto da destra di Gomez (41′) la torre di Zapata innesca l’acrobazia di Toloi che davanti al secondo palo tenta una conclusione maldestra che finisce per servire il terzo tempo del colombiano cui viene fischiata un’infrazione in mischia. Se al 3′ di recupero Politano manda alto di piena fronte sugli sviluppi della combinazione lunga partita proprio da lui con Insigne a toccare indietro per il delicato ammollo di Rui, la ripresa si apre subito col vantaggio atalantino, grazie alla palla al bacio di Gomez per il colpo di testa sottomisura di Pasalic dopo un disimpegno errato di Fabian Ruiz. Al decimo il raddoppio, con Castagne e Toloi a lavorare in coppia a destra e il brasiliano a imbeccare Gosens su velo di Zapata. Koulibaly non riesce a recuperare, Gattuso mette Lozano e Milik per Insigne e Mertens e proprio il primo dei due (14′) si fa chiudere il varco da Gollini sul la di Zielinski. Il messicano prende l’ascensore al 19′ su spiovente di Demme, ma Castagne lo tiene a bada. Fabian Ruiz al 24′ riceve dal polacco ma spara fuori dall’intersezione con la lunetta. A metà tempo entrano Palomino, Lobotka e Callejon per Caldara, Demme e Politano; al 31′ il difensore senegalese del Napoli spunta in area incocciando di tempia il tracciante alto di Makismovic ma senza esito. A dieci dal novantesimo Gollini si lascia scappare il tiraccio di Rui, ma Milik è in offside e il suo tap-in non vale. Lozano non sorprende l’estremo locale (40′). C’è tempo per l’esordio del 2000 Bosko Sutalo, difensore croato arrivato a gennaio, e per il destro di Zielinski al 93′ che non fa male a nessuno.
SPORT
3 luglio 2020
Record Atalanta, 2-0 al Napoli e 7 vittoria di fila