• Metropolis
  • Redazione
  • Abbonamenti
  • Metropolis
  • Redazione
  • Abbonamenti
  • Redazione
  • Abbonamenti
  • Giornale
  • Redazione
  • Abbonamenti
  • Giornale
Metropolisweb
Google Play App Store
    • Home
    • Giornale
    • Multimedia
    • Menu
      • Cronaca
      • Sport
      • Young
      • Agorà
      • Cultura
      • Gusto
      • Tecnomania
      • Benessere
      • Agreen
      • Arabiafelix
    • Abbonati
    • Login
    • Home
    • Giornale
    • Multimedia
    • Menu
      • Cronaca
      • Sport
      • Young
      • Agorà
      • Cultura
      • Gusto
      • Tecnomania
      • Benessere
      • Agreen
      • Arabiafelix
    • Abbonati
    • Login
  • Home
  • Menu
    • Cronaca
    • Sport
    • Multimedia
    • Young
    • Agorà
    • Cultura
    • Gusto
    • Tecnomania
    • Benessere
    • Agreen
    • Arabia Felix
  • Home
  • Menu
    • Cronaca
    • Sport
    • Multimedia
    • Young
    • Agorà
    • Cultura
    • Gusto
    • Tecnomania
    • Benessere
    • Agreen
    • Arabia Felix
Aspettano giustizia da 15 anni, coppia inizia lo sciopero della fame davanti al Tribunale di Salerno
CRONACA
8 luglio 2020
Aspettano giustizia da 15 anni, coppia inizia lo sciopero della fame davanti al Tribunale di Salerno
Redazione

CAVA DE’ TIRRENI  – Dopo un appello al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, annunciano lo sciopero della fame Eugenio Manzo e Matilde Memoli, genitori di Arianna Manzo che quasi 15 anni fa, quando aveva appena tre mesi, fu vittima – secondo i giudici di primo grado – di un grave caso di malasanità che l’ha resa tetraplegica, sorda ed ipovedente. Una decisione triste, quella della coppia che abita a Cava dé Tirreni presa per sollecitare una decisione della Corte di Appello di Salerno che li sta tenendo con il fiato sospeso.

Il calvario dei Manzo è iniziato nel 2005 al Cardarelli di Napoli, la struttura ospedaliera piu’ grande del Sud Italia: per la somministrazione, oltre il dovuto, di un farmaco anestetico che provocò un grave danno al sistema nervoso centrale, l’azienda – spiega il legale della famiglia, Mario Cicchetti – è stata condannata in primo grado a risarcire tre milioni di euro ai coniugi Manzo. La sentenza è giunta dopo ben otto anni di processo (il procedimento è stato istruito nel 2011 ed è terminato nel novembre 2019), ma il Cardarelli ha proposto appello e dunque per ora non ha pagato il risarcimento di tre milioni di euro a cui è stato condannato. Soldi che avrebbero consentito alla famiglia di curare adeguatamente, peraltro come avvenuto finora, la figlia malata. Purtroppo, nel corso di questi anni i soldi sono venuti a mancare insieme al lavoro, e l’assistenza è ormai a rischio. La celebrazione del processo di secondo grado, a Salerno, è iniziata lo scorso 25 giugno. Agli otto anni di attesa, con la richiesta di sospensione avanzata dagli legali del Cardarelli, se ne potrebbero aggiungere almeno altri cinque e, come sottolineato l’avvocato Cicchetti, “nel frattempo la gente rischia di morire”. “Il Cardarelli ha deciso di proporre appello, – spiega l’avvocato – è un suo diritto ma si tratta di una decisione moralmente e giuridicamente inaccettabile.

Avrebbe dovuto pagare, anticipare anche una parte della somma, ma non lo ha fatto. L’esecuzione della sentenza, inoltre, è stata ritardata dalla pandemia, praticamente un dramma nel dramma. E dal 25 giugno siamo in attesa di conoscere la decisione dei giudici in merito all’istanza di sospensiva del pagamento del risarcimento”. “Dallo scorso mese di novembre – scrivono in un comunicato Eugenio Manzo e Matilde Memoli – l’Azienda non ha pagato neanche una piccola somma, a titolo di anticipo, che avremmo potuto anche restituire in caso di verdetto avverso, ma che ci avrebbe consentito di garantire delle cure indispensabili alla sopravvivenza di nostra figlia”. Tra gli obiettivi della coppia c’è quello di regalare ad Arianna una casa su misura per lei, priva di tutte quelle insormontabili barriere che le complicano la vita. Eugenio, dal 2005, ha smesso di lavorare per prestare assistenza alla sua Arianna mentre Matilde, è dipendente part-time in una casa di cura per anziani.

BBC e media scozzesi celebrano Mctominay
SPORT
BBC e media scozzesi celebrano Mctominay
metropolisweb 
24 maggio 2025
La Bbc ha celebrato Scott McTominay definendolo il centrocampista scozzese "l'eroe" dello scudetto del Napoli. In un lungo servizio sul sito, l'emitte...
this is a test
Castellammare. Cremonese-Juve Stabia, più di mille tifosi pronti al seguito delle Vespe
SPORT
Castellammare. Cremonese-Juve Stabia, più di mille tifosi pronti al seguito delle Vespe
Metropolis 
24 maggio 2025
Castellammare. Mille tifosi hanno già acquistato il biglietto e sono pronti a mettersi in viaggio per Cremona. Altri potrebbero aggiungersi nella gior...
this is a test
Lunedì la sfilata della squadra azzurra sul pullman scoperto
SPORT
Lunedì la sfilata della squadra azzurra sul pullman scoperto
metropolisweb 
24 maggio 2025
"Noi manteniamo la promessa e lunedì organizziamo la sfilata con bus scoperto alle 15 sul lungomare" di Napoli. "Domani in prefettura prepariamo un pr...
this is a test
Google Play App Store
Google Play App Store
metropolisweb.it @2017-2018-2019 - Tutti i diritti riservati - Citypress Società Cooperativa - Privacy Policy
Level Double-A conformance, W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0
Please support this website by adding us to your whitelist in your ad blocker. Ads are what helps us bring you premium content! Thank you!
Disabilita Adblock per continuare a vedere il sito.