Ercolano. Il caso dei mancati introiti al parcheggio degli Scavi Archeologici, gestito dai dipendenti dell’ufficio segnaletica nel periodo finito “sotto inchiesta” da parte del Comune è sbarcato in Tribunale. Perché dopo che il sindaco Ciro Buonajuto aveva chiesto ai funzionari dell’Ente di verificare gli incassi del parcheggio e gli eventuali ammanchi sospetti, i dipendenti dell’ufficio segnaletica avevano cercato in tutti i modi di montare un caso sulla vicenda, querelando, per diffamazione, il sindaco Ciro Buonajuto – colpevole di aver chiesto una verifica dei conti, senza però fare nomi e arrivare a conclusioni. A finire nel mirino della querela portata avanti da Giuseppe Coppola Provitera della Cgil di Ercolano, nonché dipendente all’epoca dei fatti del parcheggio, ora passato alla ditta che gestisce le strisce blu in città, anche gli articoli di cronaca del quotidiano Metropolis, che si è occupato di riportare la vicenda – secondo quanto si evince dalla sentenza del Tribunale di Napoli – «basandosi solo su fatti di rilievo per la comunità, senza costituire reato alcuno». Ed è infatti questa la tesi portata avanti in Tribunale anche dagli avvocati Fedele Paolo Iardino Renato Buonajuto, che hanno difeso il sindaco della città degli Scavi in questa vicenda giudiziaria. Tuttavia, come ha dimostrato l’atto prodotto dal giudice per le indagini preliminari le motivazioni della querela portata avanti da Coppola Provitera «non sussistono», pertanto è stata disposta l’archiviazione del procedimento penale. Si tratta di una vittoria per il sindaco Ciro Buonajuto che, a partire da dicembre, ha sempre ribadito di lavorare nella più totale trasparenza e per il bene dei cittadini, che spesso rischia di essere minato da dinamiche particolari. Infatti, una semplice verifica degli atti, al seguito di un sospetto ammanco degli introiti del parcheggio degli Scavi Archeologici, in una città difficile come Ercolano, è diventata materia di querela. Dunque per ora la vicenda si è conclusa in favore del primo cittadino di Ercolano, Ciro Buonajuto. I motivi che avevano spinto Coppola Provitera a querelare il sindaco, sono racchiusi in una semplice indagine interna avviata dal Comune che, dopo essersi accorto di un possibile ammanco di denaro dal Parcheggio degli Scavi Archeologici ha voluto vederci chiaro. Ovvero, secondo quanto sarebbe emerso da una verifica ai conti, dalle cifre analizzate dalla ragioneria dell’Ente che ha prodotto un documento, finito anche al vaglio dell’autorità giudiziaria per gli approfondimenti del caso, si evince che il parcheggio dal 2014 al 2018, ha continuano a fatturare gli stessi incassi nonostante ci sia stato un notevole incremento di auto in questi anni, legato come effetto collaterale al boom di turisti. In sostanza più auto in sosta al parcheggio degli Scavi Archeologici. Abbastanza per spingere il sindaco a chiedere legittimi chiarimenti.
ERCOLANO
16 luglio 2020
Bufera parcheggi a Ercolano: Buonajuto batte la Cgil in tribunale