I robot stanno invadendo la Terra, ogni giorno lanciano attacchi all’interno di milioni di case…
Prima che bolliate questa come l’ennesima fake news che circola in rete, sappiate che stiamo parlando di robot aspirapolvere e che gli “attacchi”, a cui ci riferiamo, sono quelli a polvere e sporco presenti nelle nostre dimore.
Nel 2019 il mercato globale dei robot aspirapolvere è stato valutato in 2,56 miliardi di dollari e tra il 2020 e il 2027, secondo gli analisti, dovrebbe crescere con un tasso annuo del +17,7%. Tra i fattori chiave di questo successo nelle vendite ci sono la riduzione del tempo a disposizione per le attività domestiche unita alla capacità dei robot di pulire senza intervento umano e di tornare automaticamente al punto di ricarica alla fine del loro lavoro.
Per ritagliarsi quote di mercato sempre più importanti, le aziende “sfornano” di continuo nuovi dispositivi, sempre più sofisticati e performanti. Non fa eccezione eufy, il marchio della cinese Anker Innovations, che proprio in questi giorni ha messo in commercio, anche in Italia, il nuovo RoboVac G30 Edge, un robot aspirapolvere che, a differenza di molti competitors, sfrutta la tecnologia giroscopica Smart Dynamic Navigation 2.0 per effettuare operazioni di pulizia seguendo il percorso più efficiente e non muovendosi in modo casuale.
Nella confezione di vendita, oltre l’aspirapolvere, sono presenti la base di ricarica con alimentatore di rete, 2 spazzole laterali, un filtro di ricambio (l’altro è già installato nel serbatoio di raccolta della polvere), uno strumento per la pulizia, 5 fascette per raccogliere cavi, 2 strisce di delimitazione (lunghe 2 m) con nastro adesivo, manuale d’istruzioni e certificato di garanzia.
Caratterizzato da un design elegante, il G30 Edge si presenta come un disco dal diametro di 32 cm, abbastanza sottile, 7,2 cm, da entrare sotto mobili bassi e divani.
Rivestito all’esterno con policarbonato lucido di colore nero, ha sulla superficie superiore, in vetro temperato, un motivo decorativo a cerchi concentrici di color oro, un LED indicatore dello stato Wi-Fi e tre tasti fisici retroilluminati (avvio/arresto pulizia automatica, ritorno alla base di ricarica, avvio pulizia localizzata).
Lateralmente, oltre la fascia paraurti anteriore, ci sono 9 sensori ad infrarossi per evitare collisioni, l’interruttore principale ON/OFF, e un pulsante blu, schiacciando il quale, vengono fuori serbatoio della polvere (0,6 l) e filtro, consentendoci, facilmente, di svuotare il primo e lavare il secondo.
Nella parte inferiore, lungo il bordo anteriore, a sinistra, una spazzola rotante a tre raggi, che sposta la sporcizia verso la bocchetta di aspirazione centrale, a destra, il sensore di tracciamento del percorso. Ci sono poi un ruotino rotante a 360 gradi, che fornisce manovrabilità, i sensori anti caduta, in grado di rilevare i dislivelli ed evitare cadute da scale e davanzali, e le placchette per la ricarica. Più dietro, una spazzola a rullo con setole dure, ideale per pulire parquet in legno, pavimenti in ceramica o laminato e tappeti a pelo medio, e un paio di ruote gommate che consentono al robot di sollevarsi fino a 16 mm per salire sui tappeti, superare battute del pavimento ed altri ostacoli.
La base di ricarica, in plastica lucida di colore nero, va collocata a filo contro un muro, in prossimità di una presa di corrente.
Il robot è in grado di tornarci da solo, se, durante la pulizia, l’autonomia non è sufficiente a completare il lavoro (deve essere però attiva la funzione ritorno automatico). Una volta ricaricata la batteria all’80%, l’attività riprende dal punto esatto in cui si era interrotta. Come verificato nel corso della nostra prova, a piena carica (occorrono oltre 5 ore per passare da 0 a 100%), la batteria integrata da 2600 mAh garantisce oltre 100 minuti di pulizia.
Prima di avviare una pulizia è consigliabile, utilizzando le fascette in dotazione, raccogliere i fili elettrici penzolanti e, per tenere il robot lontano dalle aree che non si desidera pulire, incollare sul pavimento, lungo il perimetro di tali zone, le strisce di delimitazione presenti nella confezione di vendita.
Dopo l’avvio, il robot si allontana dalla base di ricarica e determina automaticamente il percorso di pulizia ad archi successivi. Al termine della pulizia, torna automaticamente alla base di ricarica. Si può, se necessario, optare per una pulizia localizzata di una zona specifica con un percorso a spirale.
La potenza massima di aspirazione del G30 Edge è di 2000 Pa con una rumorosità che è paragonabile a quella di un forno a microonde grazie al motore brushless (“senza spazzole”).
Oltre ai tasti presenti sulla superficie superiore, per gestire il robot, una volta che è stato collegato alla rete Wi-Fi domestica (supporta solo la frequenza a 2.4 GHz), si può utilizzare uno smartphone (iOS o Android) su cui è installata la app gratuita EufyHome con il notevole vantaggio di poter attivare il dispositivo anche quando si è fuori casa.
L’app ha una serie di comandi posizionati nella parte inferiore della schermata principale. Da qui è possibile avviare una pulizia automatica o localizzata, mandare il robot a ricaricarsi, o visualizzare la cronologia delle pulizie effettuate (quando e dove). È, inoltre, possibile impostare programmi di pulizia (scegliendo un’ora diversa per ogni giorno della settimana) e selezionare il livello di potenza di aspirazione, tra Standard, Turbo, Max o BoostIQ, ovvero variabile in base alle esigenze. Quest’ultima opzione, ideale per una moquette molto spesse o in presenza di sporco ostinato, riduce l’autonomia e può aumentare il livello di rumore.
Sulla schermata principale, oltre agli indicatori di durata della pulizia (in minuti), di superficie pulita (in m2) e di livello della batteria, quando il robot è in movimento viene riprodotta un’animazione. Cliccando sul link mappa, nell’angolo in basso a destra, si apre, in una schermata pop-up, la mappa tracciata dal robot nella pulizia più recente. A differenza di altri dispositivi, anche della stessa eufy, la mappa non consente di introdurre confini virtuali per delimitare zone da non pulire.
Entrando nel menù Impostazioni di EufyHome si ha accesso a funzionalità aggiuntive. Si può, ad esempio, condividere il controllo del robot con amici o familiari. Con “Trova il mio robot”, si fa emettere al G30 Edge un segnale acustico così da ritrovarlo nel caso rimanesse bloccato sotto un divano. C’è anche un pad a quattro vie che consente di “guidare” il robot in modalità manuale.
Da segnalare, infine, che è possibile gestire il RoboVac anche utilizzando la voce tramite Amazon Alexa o Google Assistant. A proposito di messaggi vocali, anche il G30 Edge ne emette, purtroppo non in italiano, per informare sul suo stato corrente o per segnalare eventuali problemi.
Durante la prova la nostra esperienza di utilizzo è stata più che soddisfacente. Il robot aspirapolvere di eufy ha pulito in modo approfondito un appartamento di quasi 120 m2, passando senza problemi da pavimenti in ceramica a parquet, facendo un ottimo lavoro anche con i tappeti a pelo corto presenti in varie zone.
Per quanto riguarda la manutenzione, eufy consiglia di sostituire il filtri dopo 50 cicli di pulizia, la spazzola rotante ogni 6-12 mesi, a seconda dell’uso, e la spazzola laterale ogni 3-6 mesi o quando visibilmente usurata.
Bisogna ricordarsi di svuotare il serbatoio della polvere ad ogni pulizia, tenendo presente che non c’è un alert che segnali quando è pieno.
Il RoboVac G30 Edge è attualmente disponibile su Amazon a 319,99 euro, un prezzo molto interessante per un robot aspirapolvere compatto e potente, in grado di navigare in modo intelligente e pulire sotto mobili bassi.
Gennaro Annunziata