Torre del Greco. «Chiuso per ferie dal 6 agosto al 26 agosto». Non è il cartello affisso all’ingresso di qualche esercizio commerciale di Torre del Greco bensì i giorni di «stop estivo» alle sedute delle commissioni di palazzo Baronale: una vera e propria rivoluzione anti-sprechi in municipio decisa dal capo dell’assise Gaetano Frulio e approvata durante l’ultima riunione dei capigruppo di maggioranza e opposizione. Sulla carta un importante segnale «etico e morale» arrivato dalla coalizione guidata dal sindaco Giovanni Palomba, reduce da due anni di disastri politici e sventure giudiziarie. Ma, in realtà, dietro l’apparente e tardiva presa di coscienza degli esorbitanti costi dell’attuale consiglio comunale – la cifra pagata ogni mese solo per i gettoni di presenza della casta varia tra i 15.000 e i 16.000 euro, a cui aggiungere i rimborsi d’oro dei politici-lavoratori – si nasconderebbe l’ennesima faida tra i litigiosi alleati dello storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio.
La votazione dei veleni
Per ricostruire esattamente il percorso alla base della frenata d’agosto alle sedute delle commissioni di palazzo Baronale bisogna fare un passo indietro, al consiglio comunale di metà luglio in cui l’ex esponente della lista civica Ci Vuole Coraggio venne eletto capo dell’assise. Una poltrona assegnata «a tavolino» per ridisegnare gli equilibri all’interno della carovana del buongoverno, eppure aggiudicata solo grazie alla «stampella» lanciata dal capitano di lungo corso Antonio Spierto dai banchi dell’opposizione: una figuraccia istituzionale capace di scatenare la caccia ai quattro franchi tiratori della maggioranza nonché incrinare ulteriormente i rapporti tra le varie «anime» della variegata coalizione uscita vincitrice dall’avvelenata corsa alle urne del giugno 2018. I «sospetti» di Gaetano Frulio e della sua partner elettorale Luisa Liguoro si sono subito concentrati sul politico-ultrà Pasquale Brancaccio e sulla pasionaria Carmela Pomposo – due rimborsisti della maggioranza – nonché sul «pastorello» Michele Langella e sul «camaleonte» Ciro Piccirillo. Quattro nomi segnati in grassetto sul «libro nero» degli avvocati della maggioranza.
Dagli aumenti ai tagli
Così, lo stesso «regista» delle modifiche al regolamento per introdurre la possibilità di cumulare giornalmente i gettoni di presenza, si è trasformato in un paladino dei tagli alle spese: «Fermiamo le commissioni per tre settimane durante il mese di agosto», la linea dettata dal capo dell’assise. Un’assoluta novità – in passato la pausa estiva a palazzo Baronale toccava, al massimo, i 10 giorni – avvertita come una sorta di «vendetta» per il tradimento in aula.
La sfiducia al capo dell’assise
Non a caso, ricevuta via pec la comunicazione ufficiale della sospensione estiva, qualche alleato ha rimarcato come la stessa solerzia e rapidità non sia stata adottata per portare in consiglio comunale le modifiche al regolamento per introdurre la possibilità di sfiduciare il capo dell’assise. Modifiche caldeggiate proprio da Gaetano Frulio durante il «mandato» di Felice Gaglione e ora finite nel dimenticatoio. Ma pronte a essere tirate fuori dagli alleati già a settembre, al rientro dalla lunga pausa anti-sprechi in Municipio.
©riproduzione riservata