Risale il numero degli attualmente positivi e dei ricoverati nelle terapie intensive per coronavirus: secondo i dati del ministero della Salute, gli attuali malati sono 12.694, 48, 402 in più rispetto a ieri mentre nelle terapie intensive ci sono 42 pazienti, uno in più di ieri. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.890, 49 in più rispetto a mercoledì mentre i pazienti ricoverati negli altri reparti degli ospedali sono due in meno: dai 764 di ieri ai 762 di oggi. Due sole le regioni senza nuovi casi – Basilicata e Molise – mentre in Lombardia sono 118, il 29,3% del totale. Alti anche i numeri di Emilia Romagna e Veneto – con 58 casi ciascuno – e della Sicilia, con 30 nuovi casi. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 58.673, poco più di duemila più di ieri.
Incidenza dei casi Covid a 5.8, è in crescita
Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, “sebbene non in una situazione critica, mostra sempre più dei segnali che richiedono una particolare attenzione: l’incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (periodo 20/7-2/8) è stata di 5.8 per 100 000 abitanti, in aumento rispetto al periodo 6/7-19/7”. Lo indica il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
La situazione descritta nel report, relativa prevalentemente ad infezioni avvenute alla seconda decade di luglio 2020, “mostra segnali di allerta. Al momento – afferma il monitoraggio – i dati confermano l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/PPAA e di mantenere alta l’attenzione alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento”.
Aumentano i nuovi casi asintomatici
A livello nazionale, si osserva complessivamente un “aumento nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rispetto alla settimana di monitoraggio precedente: l’aumento è soprattutto in persone asintomatiche”. Lo rileva il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Indice di trasmissione Rt nazionale a 1.01. Casi in tutte le Regioni
L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici, è pari a 1.01. Lo rileva il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Questo indica, si sottolinea, che, “al netto dei casi identificati attraverso attività di screening e dei casi importati, il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro paese è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane”. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana “è ormai intorno ai 40 anni” e “questo comporta un rischio più basso nel breve periodo di un possibile sovraccarico dei servizi sanitari”.
“In tutte le Regioni e province autonome sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione da Covid nella settimana di monitoraggio corrente” e “negli ultimi 14 giorni si osservano stime dell’indice di trasmissione Rt superiori ad 1 in undici Regioni dove si sono verificati nelle ultime 3 settimane recenti focolai, ma senza comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali”. Lo rileva l’ultimo monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Il riscontro di nuovi casi di infezione in tutte le Regioni, si spiega nel rapporto, “in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti”. Oltre ai focolai attribuibili alla reimportazione dell’infezione, vengono segnalati sul territorio nazionale alcune piccole catene di trasmissione di cui rimane non nota l’origine. Questo evidenzia, avverte il monitoraggio, “come ancora l’epidemia in Italia di COVID-19 non sia conclusa”. Si segnala inoltre in molte Regioni la presenza di nuovi casi di infezione importati da altra Regione e/o da Stato Estero, e “si conferma perciò una situazione epidemiologica estremamente fluida”. Va tuttavia precisato che in alcune di queste Regioni, “seppure in aumento, il numero complessivo dei nuovi casi diagnosticati è basso (inferiore a 10 casi diagnosticati a settimana o con incidenza settimanale inferiore a 1/100.000) e in nessuna delle Regioni sono stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari e i focolai presenti sono prontamente identificati ed indagati”.
Le stime Rt tendono a fluttuare in alcune Regioni “in relazione alla comparsa di focolai di trasmissione che vengono successivamente contenuti”. Infine, rileva il rapporto, “in alcune realtà regionali, anche se i casi sono diminuiti, continuano ad essere segnalati numeri di nuovi casi elevati. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante”.
Mantenere le linea della prudenza. Rispetto rigoroso mascherine, distanziamento, igiene individuale
Bisogna “mantenere la linea della prudenza”. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. “È necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali, continuare a rafforzare la consapevolezza della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti. Queste azioni – si legge – sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche”. Il monitoraggio evidenzia inoltre come sia “essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di contact tracing (ricerca dei contatti) in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia”. Per questo “rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale sulla incertezza della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico”.