“Anche in questa settimana si rileva una trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale, che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti spesso associati ad attività ricreative”. Si legge nel monitoraggio settimanale Istituto superiore di Sanità- Ministero della Salute. “Questo sta comportando anche una trasmissione dalla popolazione più giovane a quella più fragile o anziana, soprattutto all’interno della famiglia, che si riflette anche in un maggiore impegno dei servizi ospedalieri”. Complessivamente sono 2280 i focolai attivi di cui 691 nuovi.
Rispetto alle due settimane di monitoraggio precedenti (dal 17 al 30 agosto 2020), in quasi tutte le Regioni si osserva un aumento del tasso di occupazione dei posti letto dedicati sia in area medica che in terapia intensiva. A livello nazionale il tasso di occupazione in area medica e’ aumentato dall’1 al 2% mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva dal 2% al 3%, con valori superiori al 5%per alcune regioni. Lo rileva il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanita’ . ‘Sebbene, non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali, la tendenza osservata – si legge nel documento -potrebbe riflettersi a breve tempo in un maggiore impegno. Si conferma, inoltre, l’importante e crescente impegno dei servizi territoriali (Dipartimenti di Prevenzione) per far si’ che i focolai presenti siano prontamente identificati ed indagati’.
Gli italiani siano consapevoli del peggioramento
“Rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico”. E’ la raccomandazione dell’Istituto superiore di Sanita’ agli italiani contenuta nel consueto bollettino settimanale. l’Iss ribadisce la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari e le altre misure raccomandate dalla autorità sanitarie, sia per le persone che rientrano da Paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia, a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria, essendo stati individuati come contatti stretti di un caso.