A dieci giorni dall’avvio in quasi tutta Italia, altre cinque Regioni hanno riaperto le scuole, con due milioni di studenti tornati in classe dopo i mesi di pandemia, lockdown e lezioni a distanza. E così oggi in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia è suonata la prima campanella dell’anno, tra dubbi, perplessità e inevitabili disagi, così come d’altronde era capitato già il 14 settembre nel resto del Paese. Non in tutti i comuni, però. Alcuni, infatti, hanno deciso di posticipare ulteriormente l’avvio delle lezioni per garantire maggiore sicurezza a docenti, studenti e personale. “Ad oggi – ha annunciato la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina – abbiamo distribuito più di 135 milioni di mascherine nelle scuole di tutta Italia. L’Italia è l’unico Paese a fornire mascherine e gel gratuitamente al personale scolastico, agli studenti e alle studentesse”.
Tra ingressi differenziati, percorsi dedicati, distanziamento e mascherine, oggi gli studenti sono tornati ai loro banchi, mentre in alcune scuole si cominciano a provare i test ad alunni e docenti, come successo oggi ad Anguillara, comune alle porte di Roma. Un esperimento che sarà replicato anche in altri istituti del Lazio. A La Spezia, invece, alcuni genitori hanno protestato davanti al Comune contro la decisione di prorogare la sospensione dell’attività scolastica fino a lunedì a causa dell’aumento dei contagi sul territorio. “Una scelta difficile – la replica del sindaco, Pierluigi Peracchini – ma che è stata dettata dal solo interesse della salute di ogni famiglia e bambino”. E casi di positività, seppur isolati e comunque tenuti sotto controllo, cominciano a moltiplicarsi un po’ in tutta Italia. Due insegnanti sono in quarantena a Roma, mentre a Bolzano stessa misura è stata adottata per un’intera classe delle elementari, in seguito alla positività di un alunno. Positiva anche una studentessa di un liceo vicino Fiumicino, anche se seguiva le lezioni a distanza e non in presenza. I bimbi di un asilo privato di Cosenza, infine, sono in quarantena dopo la positività di una loro maestra. Ad Arischia, nell’Aquilano, è stata inaugurata la prima scuola del comune costruita dopo la tragedia del terremoto del 2009. “Sarà un anno difficile, ma straordinario”, le parole durante la cerimonia del viceministro Anna Ascani. Parole utilizzate anche dai governatori delle Regioni che hanno riaperto oggi e ribadite dagli scienziati.
“I pediatri di libera scelta sono pronti ad affrontare i casi che inevitabilmente ci saranno – le parole dell’ex capo della task force regionale pugliese, Pieruigi Lopalco -. Non dobbiamo spaventarci, dobbiamo affrontare questo periodo con serenità. Siamo pronti, le procedure sono tutte in atto”. Ma, intanto, domani e sabato gli studenti sono pronti a scendere in piazza per protestare contro un piano di riapertura considerato “inadeguato”.
“Vogliamo tornare a scuola in presenza ed in sicurezza, vogliamo risposte ai problemi strutturali che la scuola ha già da anni e che la pandemia ha fatto esplodere”, afferma Alessandro Personè, dell’Unione degli Studenti, mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, ha annunciato di aver depositato in Senato la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Azzolina.