Torre del Greco. Nel giorno del ritorno della Turris in serie C – un’assenza durata vent’anni – spunta l’ennesima discarica proprio all’ingresso del settore tribuna dello stadio comunale Amerigo Liguori. A dare il «benvenuto» ai giocatori della Virtus Francavilla – provenienti dalla vicina Puglia – un’imbarazzante fila di sacchetti depositati lungo il muro di cinta a ridosso dei binari della Circumvesuviana: rifiuti verosimilmente gettati durante la giornata di sabato, quando – secondo il cervellotico piano industriale varato dalla squadra di governo cittadino guidata dal sindaco Giovanni Palomba – sarebbe vietato il deposito di qualsiasi tipo di sacchetto.
D’altronde, proprio la completa assenza di controlli della polizia municipale sarebbe stato uno dei «temi caldi» toccati dal pubblico ministero Bianca Maria Colangelo della procura di Torre Annunziata – titolare dell’ennesima inchiesta sul disastro Nu all’ombra del Vesuvio – durante il lungo interrogatorio al primo cittadino, ascoltato la scorsa settimana come persona informata dei fatti. Alle domande del magistrato, il leader della carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle avvelenate elezioni del giugno 2018 avrebbe spiegato di avere in varie occasioni sollecitato al comandante della polizia municipale appositi servizi di controllo ambientale per frenare gli incivili della differenziata. Inviti puntualmente caduti nel vuoto, con la «giustificazione» di un organico insufficiente a fronteggiare tutti i servizi di polizia municipale.
Eppure, proprio in occasione della gara tra Turris e Virtus Francavilla, disputata a porte chiuse, in ossequio alle norme anti-contagio da Coronavirus, il «capo» dei vigili urbani ha pensato bene di chiudere viale Ungheria al traffico – manco ci fossero esigenze di ordine pubblico, provocando inevitabili disagi a centinaia di famiglie del quartiere e alla viabilità – e impiegare la bellezza di dieci uomini.
A cui è stato, in pratica, riconosciuto lo straordinario domenicale per assistere gratuitamente al ritorno della Turris in serie C: il «dettaglio» non è sfuggito a qualche esponente dell’amministrazione comunale – invitato allo stadio al posto del sindaco, fuori città per impegni istituzionali – e sarà portato all’attenzione del primo cittadino. Per capire le ragioni dei due pesi e delle due misure adottate dal comandare della polizia municipale e per provare a «investire» maggiori risorse umane per i servizi ambientali anziché per le partite di calcio senza spettatori. Se non in divisa bianca.
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