‘Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti’. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi. ‘Dobbiamo fare il possibile per proteggere salute ed economia. Di qui la necessità di misure più restrittive’, dice in riferimento al nuovo dpcm firmato stanotte. ‘Vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica. Ma questo significa offrire risposte efficienti e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare un lockdown generalizzato, il paese non può più permetterselo’. ‘Con queste misure confidiamo di arrivare sereni a Natale’. Poi annuncia le misure di ristoro per le categorie in difficoltà: ‘i nuovi indennizzi sono tutti aggiuntivi a quelli già in vigore e confidiamo di andare in Gazzetta Ufficiale già martedì’. Via la seconda rata Imu, credito d’imposta per affitti commerciali a ottobre e novembre, una tantum a stagionali dello spettacolo e del turismo, confermata la Cig.
I RISTORANTI CHIUDERANNO ALLE 18
Tra le misure del nuovo Dpcm, in vigore da domani al 24 novembre, confermata la chiusura alle 18 dei ristoranti tutti i giorni, anche la domenica, bar e gelaterie. Il Dpcm sarà in vigore da domani al 24 novembre. Le Regioni avevano chiesto di prorogare la chiusura dei locali alle 23. Stop a palestre, piscine, spa, teatri, cinema e sale giochi. La didattica a distanza potrà arrivare al 100% per le superiori. Salta il divieto per concorsi pubblici e privati. Non c’è l’obbligo di non muoversi dal ‘comune di residenza’. —.
L’IRA DEI PRESIDI E DELLE CATEGORIE
Contro il Dpcm del governo insorgono i presidi e le categorie più interessate dalla stretta anti-covid. Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, dice che imponendo quote sulla didattica a distanza si lede il principio dell’autonomia scolastica. Mentre dice no allo stop a cinema e teatri il presidente dell’Agis, Carlo Fontana, che scrive una lettera a Conte e al ministro Dario Franceschini precisando che ‘i luoghi di spettacolo si sono rivelati tra i più sicuri spazi di aggregazione sociale’. Secondo la Cgia di Mestre saranno coinvolte anche 8.200 gelaterie e pasticcerie artigianali. Secondo la Sapar, l’organizzazione che rappresenta i gestori degli apparecchi per il gioco pubblico, il dpcm ‘taglia le gambe al settore’.