E’ stato il primo sindaco della Campania a imporre l’uso obbligatorio delle mascherine anche all’aperto. Una misura drastica, che ha anticipato quella che poi hanno adottato Governo e Regione, eppure proprio l’utilizzo – o meglio il «mancato» utilizzo – del dispositivo di sicurezza, rischia di scatenare l’ennesimo caso a palazzo di città. A San Giuseppe Vesuviano la tensione è alta, e non solo per gli oltre 150 cittadini ancora in lotta contro il virus, ma anche per una vicenda che rischia di mettere l’amministrazione comunale «sotto una cattiva luce». A scatenare il caos di accuse nei confronti del primo cittadino leghista, Vincenzo Catapano, è una foto. Scattata dopo la celebrazione di un rito civile nella sala consiliare. Primo cittadino in posa con gli sposini e i testimoni. Nessuno ha la mascherina. La foto circola sui social, invade le bacheche. Tra chi «assolve» gli amministratori per la «dimenticanza» e chi invece «condanna» il gesto, perché «si predica bene e si razzola male». Uno scatto come tanti, un tempo segno di normalità. Che oggi è andata perduta per via della pandemia. Una foto che potrebbe costare molto caro al primo cittadino sangiuseppese, rivelandosi uno «sgradito regalo» anche per gli sposini che si sono uniti in matrimonio lunedì scorso. Ai carabinieri e agli agenti della polizia municipale, infatti, è stato presentato un esposto che segnala – formalmente – il caso. A vigili e militari dell’Arma la richiesta di «adottare» tutte le misure del caso: le legge prevede multe salate per coloro che non indossano i dispositivi di sicurezza sanitari. «Ho presentato tutto alle forze dell’ordine, saranno loro a chiarire tutto», spiega il leader della minoranza Antonio Agostino Ambrosio. E’ lui ad aver presentato la denuncia. Ed in effetti al comando della polizia municipale e ai carabinieri della locale stazione è giunto alcuni giorni fa un esposto, all’interno della cartellina anche l’atto di matrimonio e le foto «incriminate» che immortalano il sindaco, sposi e testimoni, probabilmente in posa dopo la celebrazione del rito, senza mascherine. «A vigili e carabinieri ho chiesto per accertare dei fatti al fine di applicare a sanzione che la legge prevede a carico dei trasgressori che non indossano la mascherina protettiva, obbligatoria per legge, nei luoghi chiusi», si legge nella documentazione a firma del capogruppo di Forza San Giuseppe, finita sulla scrivania del maresciallo dei carabinieri della stazione cittadina. «Vicende del genere non devono più accadere, con questo virus non si scherza», l’ammonimento del medico con la passione per la politica. Ora toccherà a Catapano – contagiato dal virus durante la prima ondata, la scorsa primavera – provare a «parare» le accuse, anche se in passato il primo cittadino di San Giuseppe Vesuviano ha sempre bollato come «strumentali» tutte le polemiche e gli esposti a firma degli esponenti dell’opposizione.
ULTIM’ORA
29 ottobre 2020
Nozze senza mascherine in sala consiliare, scoppia il caso a San Giuseppe Vesuviano