Ercolano. Il Pd non trova l’intesa sul tris di assessori e «azzoppa» la prima giunta del mandato-bis di Ciro Buonajuto. Nasce sotto una cattiva stella l’esecutivo di corso Resina: al termine di un’attesa durata un mese e mezzo – il sindaco «bulgaro» stravinse le elezioni già il 21 settembre – il leader locale di Italia Viva è stato costretto a rompere gli indugi e a ufficializzare una squadra priva del titolare di deleghe cruciali per qualsiasi amministrazione comunale: welfare, politiche sociali e integrazione dei disabili. Non propriamente il migliore dei biglietti da visita, in particolare in un momento così delicato per le fasce deboli, stritolate dall’emergenza sanitaria – a Ercolano il numero di contagi da Covid-19 ha superato quota 460 – e dalle conseguenze economiche della pandemia.
La guerra nel Pd
Mentre il segretario provinciale Marco Sarracino celebra e pontifica attraverso i social la nomina a tavolino di Luigi Luciani come vicesindaco – una «cambiale» sottoscritta da Ciro Buonajuto per il rinvio-flash della mozione di sfiducia presentata a maggio – in casa Pd restano liti e tensioni: il gigante d’argilla della città degli Scavi non ha trovato la quadratura del cerchio sulla quota rosa. Una poltrona apparentemente destinata a Carmela Saulino, ma il nome dell’ex assessore è stato «congelato» in extremis perché sarebbero nati problemi sulla presidenza del consiglio comunale. Insomma, come facilmente prevedibile, le liti mai completamente appianate in casa-Pd rischiano di rallentare la marcia del pupillo dell’ex premier Matteo Renzi.
Buon viso a cattivo gioco
Davanti al primo flop del mandato-bis, Ciro Buonajuto si sforza di fare buon viso a cattivo gioco. Mettendo da parte le beghe del primo partito della maggioranza e provando a esaltare le «qualità» della giunta-zoppa: «Gli assessori indicati dalla coalizione rappresentano un giusto mix di esperienza e competenze per proseguire il lavoro svolto durante i primi 5 anni – sottolinea il leader locale di Italia Viva – Diverse sono le sfide in programma nei prossimi mesi». Dei sei assessori ci sono due confermati – Luigi Fiengo e Lucio Perone, tecnico di fiducia del primo cittadino – a cui potrebbe, scontri interni al Pd permettendo, aggiungersi Carmela Saulino. A cui andrebbero le deleghe-chiave al welfare e alle politiche sociali.
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