Torre del Greco. Nella vita di tutti i giorni – in particolare, a partire dalle dimissioni da presidente del consiglio comunale presentate a novembre del 2019 – si occupa di sanità in qualità di impiegato all’Asl Napoli 3 Sud. Ma, a breve, potrebbe rientrare in municipio attraverso una «porta di servizio» del settore urbanistica.
Non finisce di regalare «sorprese» Felice Gaglione, l’ex capo dell’assise – protagonista di un discusso addio a palazzo Baronale e «ombra» dei consiglieri comunali Iolanda Mennella e Carmine Gentile – in pole position per strappare, grazie al benestare della «madrina» Loredana Raia, la carica di vicesindaco alla «straniera» Luisa Refuto. In attesa del rimpasto politico, infatti, l’ex pupillo di Donato Capone ha presentato la propria candidatura alla manifestazione d’interesse promossa dall’ente di largo Plebiscito per incarichi professionali di servizi di architettura e ingegneria nonché servizi cimiteriali e programmazione: incarichi sotto la soglia dei 75.000 euro da affidare – in caso di necessità – a professionisti del settore.
Di qui, lo «stupore» circolato tra i corridoi di palazzo Baronale: «In ogni caso, prima di qualsiasi affidamento – precisa l’ingegnere Generoso Serpico, responsabile del settore urbanistica – si procede a un’accurata analisi dei requisiti. L’elenco delle domande, invece, viene pubblicato semplicemente in base alle auto-certificazioni sottoscritte dai candidati».
Tutto chiaro: Felice Gaglione, verosimilmente, non porterà a casa neanche un incarico. Ma il problema politico resta: l’ennesima fuga in avanti dell’ex capo dell’assise – inviso al «cerchio magico» di Giovanni Palomba – avrebbe scatenato nuovi malumori all’interno della maggioranza. Al punto da convincere qualche consigliere comunale a presentare richiesta di accesso agli atti per valutare eventuali anomalie della procedura.
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